Palermo: Nella Sala Rossa dell’Ars sono stati esposti materiali inconsueti per un posto istituzionale e le menti più bigotte hanno gridato allo scandalo non reagendo per niente bene. Si trattava di prodotti che accompagnavano un congresso sulle innovazioni nella pratica clinica endocrino-ginecologica ed ostetrica, ovvero vibratori, creme per le parti intime e sfere in silicone. Strano che quando si parla di succinte scene di nudo o sesso nessuno si lamenta e quando invece ci si trova davanti apparecchiature serie usate anche a livello medico venga fuori il miglior spirito puritano.
Il materiale che si trovava inizialmente nei corridoi del piano parlamentare è stato poi spostato nella Sala Rossa perché troppo visibile agli occhi dei turisti, queste le parole di uno dei questori. Forti le reazioni di Giovanni Ardizzone, presidente dell’Ars: “Abbiamo autorizzato soltanto un convegno medico di alto profilo scientifico, si è abusato della disponibilità data perché nessuno ha mai approvato l’esposizione di prodotti commerciali”. Il dissenso si è spinto fino alle minacce di querela per il danno all’ immagine subito dal Parlamento siciliano.
Perché tutto questo scandalo? Manco fossimo in piena epoca puritana, anche studiare e analizzare questa sfaccettatura della tematica è educazione sessuale. Forse il Presidente ignora che una teoria è spesso seguita da una prassi o da uno strumento che la renda reale. Se ci si scandalizzasse per altri fatti più prettamente politici, per poi risolverli sarebbe meglio.
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