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Esprimiti con la Fotoarte!

Da Ragdoll @FotoComeFare

Oggi pubblico il primo guest post su FotoComeFare. Per me è un bel momento, perchè è una testimonianza della passione dei lettori di questo blog. Inoltre parla di un argomento veramente interessante: la Fotoarte, che sfrutta il fotoritocco per creare opere uniche a partire dalle foto.

Ricorda che anche tu puoi  pubblicare il tuo contributo e dare visibilità al tuo sito, alle tue foto o ai tuoi profili sui social network. Trovi le istruzioni in proposito a questa pagina: Scrivi per FotoComeFare.

Buona lettura. E  non dimenticare di fare un salto ad ammirare le opere dell’autore, Gabriele Adami!

fotoarte
Innanzitutto mi è doveroso ringraziare Alberto per la splendida opportunità che mi dà di descrivere la Fotoarte, o fotografia artistica, cosa che faccio con enorme piacere su questo sito che reputo validissimo per entrare in un mondo filosofico come la fotografia, sempre più spesso associata a tecnicismi e tecnologia dimenticando il suo scopo base… quello di emozionare.

Mi sono avvicinato alla Fotoarte quasi per caso, fin dai tempi in cui i cellulari avevano le prime fotocamere, e con programmini basilari di fotoritocco mi divertivo ad alterare le foto che facevo. Man mano questa passione ha preso sempre piu’ piede in me perche’ la Fotoarte è emozionare con la fantasia.
Spesso nei siti fotografici è facile trovare delle vere e proprie guerre tra tradizionalisti (chi vede la fotografia nella sua forma piu’ classica) e quelli che possiamo chiamare Fotoartisti (ovvero chi altera le foto pesantemente per ottenere risultati anche totalmente diversi dall’originale) perchè per molti questi ultimi non fanno fotografia. Ma con l’avvento del digitale, il fotoritocco è diventato una vera e propria Camera Oscura, dove la foto prende la sua forma.

È proprio qui che nasce il concetto di Fotoarte, ovvero trasformare l’immagine in un qualcosa che va al di là di ciò che è raffigurato attraverso la fase della post produzione. In questa fase si passano interminabili e piacevoli ore a cercare l’effetto, il filtro o la texture più adatta per far uscire l’anima della foto, un processo molto simile a quello seguito dal pittore, quando si trova davanti ad uno schizzo sulla tela.

fotoarte
Troverete milioni di tutorial su come realizzare quest’effetto o quell’altro, ma anche applicando gli stessi effetti non si ottengono mai risultati uguali. La Fotoarte è creazione, è il frutto del pensiero di chi la crea, quindi irripetibile. Quindi per certi versi è inutile cercare di spiegare perchè o come si fa. Per agire come Fotoartisti, prendiamo una foto qualsiasi e immaginiamoci pittori, usciamo dal semplice schema di routine di ottimizzazione dell’immagine e manipoliamo tutto a nostro piacimento, senza limiti nè pudori.

Bisogna ricordare anche che la fotoarte è comunque fotografia e non grafica digitale perchè il tutto nasce da una foto. Quindi, per ottenere un ottimo risultato è necessario avere delle ottime conoscenze tecniche. Infatti, i pesanti passaggi di manipolazione tendono a far perdere di nitidezza e qualità generale la fotografia, quindi meglio che la qualità iniziale sia la più elevata possibile. Inoltre, un’erratta esposizione o un fuoco sbagliato non possono esser recuperati in postproduzione,  non certamente con la qualità che si potrebbe avere con uno scatto corretto in fase di ripresa.

fotoarte
La Fotoarte ha un mercato e un mondo simile a quello della pittura, per questo motivo si usano stampe di grosse dimensioni su Forex, Kapaline, multionda, alluminio, in modo da avvicinarsi ad un’opera d’arte. Spesso le opere dei Fotoartisti raggiungono quotazioni impressionanti. Entrano in gioco infatti anche figure come i critici e i curatori, i quali si occupano di organizzare mostre ed eventi trattando le fotografie come dei veri e propri quadri.

Internet è una vera e propria culla per questo mondo, crearsi una fan page sui social network o condividere sui siti di fotografia equivale spesso a fare delle mostre online. Si riesce così a conoscere e a farsi conoscere per poter poi organizzare delle mostre collettive insieme, perchè organizzare una propria mostra personale costa parecchio.

In conclusione posso affermare con certezza che la Fotoarte è un tipo di fotografia singolare e non immediato, si troveranno sempre persone contrarie ma anche una buona fetta di curiosi che vogliono sperimentare un qualcosa di nuovo, e pian piano ci si rende conto che ci son sempre più fotografi pronti a buttarsi in questo favoloso mondo.

L’autore di questo articolo è Gabriele Adami. Ex-musicista, grazie all’aiuto del fotografo professionista Max Ferrero sviluppa una grossa passione per la fotografia diventando così un visionario del genere. La sua ricerca fotografica è un continuo evolversi ma come denominatore comune nelle sue opere si trovano l’inconscio e l’onirico. Il suo alter ego è Vitriol13, il vero burattinaio della sua mente quando crea. Ha fatto piccole esposizioni in Italia, Germania e paesi nordici, soprattutto Svezia e Danimarca. Scrive su magazine, effettua servizi live e artwork per band e  scrive articoli sulla manipolazione digitale. Le sue opere sono tutte in vendita e numerate non oltre il numero 13. Puoi contattarlo ed apprezzare alcune delle sue opere sulla sua pagina Facebook. Lo trovi anche a questi indirizzi: 

  • http://www.quaz-art.it/artisti/gabrieleadami/index.php
  • http://www.equilibriarte.net/site/vitriol13
  • http://www.fotozona.it/portfolio/vitriol13
  • http://www.beautifulcontrocorrente.com/?p=1329

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