Lei
Ieri mattina sono entrata nel solito bar, a far colazione prima di andare in ufficio, ed eccolo! L’ho notato subito, un incrociarsi di sguardi… e ho avuto la sensazione di una piccola scossa elettrica.
Nel mio immaginario, il “mio uomo”… da sempre…
Statura media, bruno, capelli con un velo di grigio un po’ disordinati, giacca e cravatta, gilè sopra la camicia chiara, barba incolta da tre giorni, un’aria di alta classe portata con disinvoltura e noncuranza, sui quarant’anni tutti dimostrati, forse qualcuno in più, splendidamente diverso dai soliti fighetti che mi circondano in una corte da tacchinari, pieni di ninnoli e pose, tutti uguali nei jeans stretto coscia all’ultimo grido.
Mi venne affianco, al banco, mentre afferravo la brioscia, e la sua mano che mi sfiorò nel porgermi lo zucchero per il caffè era un tocco di fuoco.
Mi odiai per com’ero in disordine e trasandata, con i soliti jeans comodi una misura in più della mia taglia, amorfa camiciaccia, la prima che avevo trovato, i capelli alla “ognuno per conto suo”, viso slavato che sembravo una befana… Che figura! Chissà come gli sono apparsa!
Mormorai: “… Vado a lavarmi le mani…” e la sua voce, come un’eco: “… anch’io…”.
Nell’antibagno, aprì il rubinetto e prese le mie mani per metterle sotto lo scroscio dell’acqua, poi le portò alla bocca, così bagnate, le asciugò con le labbra, non disse una parola, parlava solo con gli occhi intensi e metallici, mi sfiorò le labbra con le sue… il suo profumo di tabacco e dopobarba mi avvolse tutta e per un attimo lunghissimo la sua mano che scostava i capelli dal collo indugiò sulla mia pelle.
Ero eccitata come un’adolescente, avrei voluto quella mano ovunque…
Al banco, sorbendo il caffè, mi guardava in silenzio…
Prima di andare alla cassa, mi sussurrò: “ … Vieni sempre qui a far colazione?… Ora devo andare in ufficio e non posso mancare… ma domani mi aspetteranno invano…”
Mormorai: “ … Sì, sempre qui, e domani aspetteranno invano anche me…”.
Era un implicito e insolito darsi appuntamento…
Stamattina mi sono alzata un’ora prima, volevo essere al top, mi son vestita con cura, minigonna audace sulle coscette abbronzate, maglietta metà pancino una misura più piccola della mia taglia, tinta, fondo tinta, fard e quant’altro, per dar risalto al viso e agli occhi, capelli artisticamente raccolti in un nodo elaborato sulla nuca, scarpe tacchi alti…insomma… facevo la mia bella figuretta…
Sono entrata nel bar che sembravo una dea, passo felpato e ancheggiante, mi sentivo irresistibile…
Ed eccolo!!!
Oddiooo! noooo… orrendoooo!!!
Indossava jeans tirati a varechina… una maglietta del primo dopoguerra a righe colorate, rasato e unto di crema, capelli tinti e con un crestino da gallo padovano… ciondoli al collo e al polso e… il colmo, un anello al dito mignolo!
Ho fatto finta di non vederlo… rapido giro su me stessa e sono uscita veloce dal locale.
Lui
Alla mia età pensavo di averle viste tutte…
Ma non si finisce mai di imparare… e mai confidare sulle donne!
Ieri mattina, al solito bar dove faccio colazione prima di andare in ufficio, eccola!
Un’apparizione irreale, fuori del tempo…
Giovane donna sulla trentina, forse di più, ma con un’aria fresca e adolescenziale, minuta, jeans e scarpe ginniche, visetto pulito acqua e sapone, capelli lunghi sparsi con noncuranza sulle spalle, una camicetta abbondante che non riusciva comunque a nascondere la sagoma del seno che si indovinava alto e sodo… splendidamente diversa dalle informi segretarie che mi ronzano attorno con culetti ondeggianti e tette in primo piano.
Ero affascinato, incrociava i miei occhi con un fare imbarazzato e stupito, occhi sgranati; le andai vicino per porgerle lo zucchero mentre addentava una brioche… il suo portarla alla bocca mi fece sussultare…
Caspita! Proprio ieri che ero trasandato al massimo: barba lunga, solito squallido abito grigio, speravo non notasse i capelli grigi che aumentano di giorno in giorno, forse sembravo un vecchio ai suoi occhi…
Andò a lavarsi le mani e la seguii, le baciai le mani bagnate, avevo voglia di leccargliele, avrei voluto leccarla tutta, aspirare più da vicino quel fresco profumo di donna.
La sfiorai solo… un bacio fugace e furtivo… e mi imposi di non attrarla a me quando le accarezzavo i capelli.
Non potevo sopportare di perderla, accennai ad un arrivederci l’indomani… mi rispose con l’azzurro degli occhi vellutati.
E stamattina mi alzai di buon’ ora, dovevo mostrami nella mia forma più smagliante, non potevo apparirle uno di “mezza età”.
Indossai i jeans acquistati recentemente pensando alle vacanze, ultima moda, sbiaditi come si usa, un po’ stretti, ma mi stavano d’incanto; poi una maglietta colorata e molto giovanile, lavai i capelli, usai il colore consigliatomi dal farmacista e con un colpo di pettine riuscii anche a dar vita a un bel movimento a onda.
Mi feci accuratamente la barba, e usai abbondante crema idratante …
Misi anche un moderno ciondolo al collo, e al polso un braccialetto souvenir di un viaggio, poi cercai e trovai il bellissimo anello col topazio che avevo quasi dimenticato…
Ero perfetto, dimostravo dieci anni in meno, andai al bar con un buon anticipo.
Seduto in un angolo dove, pensavo, saremo stati più appartati, la vidi entrare…
Oddiooo! Nooo!… sembrava una maschera… truccatissima… con minigonna da crisi dell’industria tessile… orrenda maglietta cucita addosso, sembrava un busto ortopedico… impossibili scarpe da trampoliere, goffe e sgraziate, che accentuavano il suo ridicolo sculettare.
Nooo… non volevo leiii!… Volevo l’apparizione di ieri…
Abbassai il viso sul giornale…. ma la guardavo con la coda dell’occhio.
Sollevò un attimo lo sguardo, si guardò attorno, poi fece un giro su se stessa e uscì.
Fiuuuhhh, che fortuna!!! Non mi aveva visto!!!
Il nonnetto
Alla mia età, quasi ottanta anni, la memoria e l’attenzione fanno brutti scherzi; forse hanno ragione gli amici pensionati quando dicono che dovrei stare a casa in pantofole, e vivere di ricordi.
Ma a me piace vivere di presente, anche se sono vecchietto, e passo tanto tempo al bar qui sotto casa, vedo un sacco di gente, la maggior parte giovani, vanno e vengono indaffarati, un caffè con brioche, e via!
Mi piace immaginare la loro vita, e li guardo vivere…
Ieri mi hanno colpito due giovani che, penso, hanno avuto un colpo di fulmine, ecco, penso si dica ancora così, colpo di fulmine!
Lui viene spesso, è un dirigente di un’azienda qua vicino, fa colazione e via!
Vedo spesso anche lei, forse lavora qui vicino, sempre di corsa, benedetta gioventù, hanno fretta di vivere!
Ieri ho notato come si guardavano, il fulmine deve aver colpito improvviso e violento, non riuscivano a staccarsi, sono andati insieme persino in bagno…
Hanno parlato poco, ma penso si siano capiti molto….
Belli, davvero una bella coppia, elegante e semplice lei, tenera e minuta, lui con gran classe e signorilità, faceva piacere guardarli, peccato che siano andati via subito…
Stamattina ero al mio solito posto, tavolino all’angolo, e mi è sembrato di rivederli…
Ma quanto diversi! Avevano perso la spontaneità e la genuinità di ieri ….non erano scaldati dal calore del fulmine, anzi il fulmine non c’era più…
Gli occhi di lei troppo truccati non avevano più lo smalto…… lui sembrava ingessato con i jeans strettissimi…
Non si sono neanche guardati…
Ma forse non erano neanche loro, forse davvero la memoria mi fa brutti scherzi, o forse devo andare dall’oculista a farmi prescrivere nuovi occhiali…
Lis (2007)
Illustrazione tratta da Google immagini
Inviato il 05 febbraio a 19:48
certo ...stiamo quasi dicendo la stessa cosa ...
Inviato il 05 febbraio a 19:46
No Elena. Erano 'scaciati' tutti e due ma si sono piaciuti perche erano veri. Quando si sono incontrati la seconda volta ciascuno dei due ha pensato, a modo suo, di voler apparire e cosi si e rotta la verita dell'essere. Comunque non e sempre cosi.
Inviato il 05 febbraio a 16:12
acqua e sapone valeva per lei , lui era tutto in tiro al primo incontro ...
Inviato il 05 febbraio a 16:11
Anche questo e vero Elena, ma qui la morale e u' altra. Quello che noi pensiamo sia il meglio da mostrare, diventa 'mostruoso' per chi c'idealizza acqua e sapone come siamo apparsi al primo incontro!
Inviato il 05 febbraio a 16:04
l'impressione della prima volta non torna una seconda volta
Inviato il 05 febbraio a 15:52
....davvero molto bello ....e intrigante !!!!
Inviato il 05 febbraio a 15:31
che bello! L'avrei voluto scrivere io. Brava Lis e una lezione che dovrebbe essere inserita nelle regole di vita!