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Essere Felisi.

Creato il 23 novembre 2014 da Ilbicchierediverso
Essere Felisi.

Foto di proprietà de IBD

Giocando con il cognome della famiglia e dell’azienda noi , felici, lo siamo stati davvero grazie ad una splendida giornata trascorsa a Ferrara per conoscere una realtà di prim’ordine, capace di stupire e affascinare con il talento, la caparbietà ed eccellenza che dimostra con i suoi prodotti.

Essere Felisi.

Foto di proprietà de IBD

Felisi nasce nel 1973 come un piccolo laboratorio artigianale, che nel corso del tempo è diventato un marchio internazionale, senza perdere quell’attitudine alla ricerca, al “fatto bene”, tipica degli inizi di un percorso così longevo e ricco di successi.

Vero e proprio cuore pulsante di Felisi sono Anna Lisa Felloni, sua nipote Chiara e l’istrionico e preparatissimo art director Domenico Bertolani (che ci ha accompagnato in uno straordinario tour all’interno delle borse ed accessori dell’azienda). A questo trio si aggiungono altri fondamentali protagonisti che seguono i reparti produttivi e soprattutto le artigiane, che continuano a salvaguardare un percorso delicato e dettagliato che è garanzia assoluta del prestigio dell’azienda ferrarese.

Essere Felisi.

Foto di proprietà de IBD

Essere Felisi.

Foto di proprietà de IBD

Caratteristica di una borsa Felisi (riconoscibile per il suo marchio: lo stemma che appartiene alla famiglia nobiliare ferrarese. Lo scudo con l’albero rigoglioso di mele d’oro che simbolizza la fertilità del territorio posseduto dalla famiglia) è la materia prima: il cuoio vegetale. Un tipo di concia che risulta essere tra i più antichi (risalente alle civiltà greche e romane) e che fino alla seconda metà dell’ ’800 era il sistema più utilizzato, che consiste -in carlona-nel contatto del cuoio con acqua e vegetali. I tannini in questo modo rendono il pellame duraturo e naturale nel colore brunito prodotto.
Con il passare del tempo e l’estro, si è arrivati a combinare -in modo sorprendente e riconoscibilissimo-il materiale vivo con  canvas o nylon, in una giostra caleidoscopica di colori e abbinamenti, che hanno saputo imporsi nell’immaginario collettivo.
Amatissimi in Giappone, dove l’esigente clientela si sente assolutamente partecipe di un mood familiare e internazionale, in grado di riunire esperienza made in Italy, eleganza e tendenza, tutti gli accessori e le borse sono dei veri e propri must have, che perpetuano il concetto di durabilità, alla radice stessa della filosofia di produzione.

Essere Felisi.

Foto di proprietà de IBD

Essere Felisi.

Foto di proprietà de IBD

Domenico Bertolani è stato un empatico anfitrione, che ha trasformato il nostro giro in un percorso di aneddotica, tecnica e pratica (è lui che vedete alle prese con le macchine, ancora oggi una persona che ama “sporcarsi le mani” con il suo lavoro, dopo anni di onorata carriera) che ha reso la lente percettiva di ognuno dei presenti, elastica e attenta, passando dal più piccolo passaggio alle più grandi operazioni di scelta del pellame adatto fino all’assemblaggio, a mano, di una borsa che conta oltre 140 passaggi.

Nella mattinata si è così consumata una vera e propria festa della qualità, di quella qualità caparbia, intrigante, mai seduta sulla comodità del proprio passato, che dovrebbe essere un po’ più “coccolata” dalla nostra Italia, che spesso dimentica quante realtà di spessore vivono nel suo grembo.
I prodotti sono magnetici nella loro dimensione moderna quanto in quella più classica: il restyling del marsupio e del suo concetto di utilizzo, piuttosto che borsoni da viaggio o le sacche da golf, tutto ha l’impronta del grande amore per ciò che si realizza. Incredibile poi il giro nell’archivio, dove si è potuto ammirare l’evoluzione di materiali e modelli e quindi tastare con mano la storia del marchio.

Essere Felisi.

Foto di proprietà de IBD

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Essere Felisi.

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Ma Felisi non è soltanto una firma internazionale, è Ferrara, i suoi luoghi, le sue tradizioni e quindi il pranzo è stato consumato tra le accoglienti mura del ristorante “Quel Fantastico giovedì” dove abbiamo apprezzato-oltre alla compagnia e alla buona conversazione- la cucina locale (con la zucca a dominare le portate e la “Salama da sugo” rivisitata in un tortino di patate squisito) per poi continuare a conoscere “la Città fulcro del Rinascimento italiano per la ricchezza della sua tradizione culturale e architettonica,  che ha ricevuto dall”UNESCO il titolo di patrimonio mondiale dell”umanità.

Essere Felisi.

Foto di proprietà de IBD

Essere Felisi.

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Terminando -dopo aver ammirato il castello e il suo fossato (finalmente con acqua annessa)- il nostro giro nell’elegante punto vendita di Felisi.

Difficilmente si può avere occasione di trascorrere così tanto tempo in armonia e creandosi una cultura dell’artigianato solida e reale e per questo dobbiamo ringraziare Felisi, che ci ha regalato un vero e proprio giorno indimenticabile.

Buona scelta
IBD
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Essere Felisi.

Modello 930

Essere Felisi.

Modello 930

Essere Felisi.

Modello 1729


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