La vita ci appare come qualcosa di faticoso, ci sentiamo stressati, stanchi, un po’ tirati, la vita diventa al limite del sopportabile. Poi arriva il fine settimana, ci ricarichiamo, e siamo pronti per ripartire di nuovo. Ma a volte il fine settimana non ci basta, anzi il lunedì ci alziamo ancor di più controvoglia. Poi ci sono i problemi sul lavoro e la precarietà, i doveri della famiglia, le incomprensioni con gli amici, la crisi economica. Tutto sembra incombere su di noi come una nuvola nera pronta a scaricarci pioggia, un po’ come capitava al povero Fantozzi.
Tutto questo si accumula fino a non poterne più.
Oramai lo stress è qualcosa che accomuna 2 italiani su 5. I primi campanelli d’allarme nel dire che siamo sotto stress sono la stanchezza e la mancanza di passione. Quando al mattino ci alziamo e sentiamo che ci fa fatica cominciare la nostra giornata è segno che qualcosa ci pesa.
Ma cos’è che ci pesa veramente?
Quello che fa davvero la differenza, e che appesantisce di più il nostro vivere, è il punto di vista dal quale guardiamo il mondo e a cui siamo assoggettati. Tutte le immagini e credenze mentali che abbiamo su come deve essere svolta la nostra esistenza, su come dobbiamo essere, a volte ci possono mettere alle strette. Possiamo sentire il loro peso proprio sulle nostre spalle e percepire così la nostra schiena che pian piano si incurva.
Siamo stretti dentro un idea di noi, per esempio quella di cosa dovrebbe fare o non fare un genitore, un bravo figlio, un bravo amante, un amico, un onesto lavoratore. Tutti ruoli e identificazioni che servono nella vita quotidiana, ma se troppo rigidi ci stringono e co-stringono dentro schemi che alla lunga potrebbero pesare più di tutti gli impegni sulla nostra agenda giornaliera. Questo ci spegne, ci toglie energie, ci porta lontano dal nostro Sé, dal nostro centro.
Ognuno di noi ha i suoi limiti riguardo alla tolleranza dello stress. Per far fronte a questo mette in atto le proprie tecniche di gestione dello stress.
Flessibilità vs Stress
Quando questo accade, è facile vedere tutto il mondo attraverso un velo nero. Ciò significa che non stiamo attivando le energie creative che abbiamo dentro di noi. Una qualità di queste energie è la flessibilità. Essere flessibili ci aiuta al riadattamento delle nostre energie psichiche e all’attivazione delle nostre capacità creative nel risolvere le situazioni per noi problematiche. Essere flessibili significa ridare spazio alla nostra interiorità che intanto è sottopressione, significa riappropriarsi della nostra dimensione essenziale.