C'era anche Jean-Claude, in pausa dalla Grecia
Così ha detto questa sera il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, indirizzandosi ai giornalisti durante la cerimonia per i 40 anni dell'associazione della stampa internazionale a Bruxelles.Siete insopportabili, ha detto Schulz. Ma è il vostro dovere, quindi continuate ad esserlo. Finora non mi era mai stato particolarmente simpatico, ma per questa frase l'ho adorato. E' l'essenza del mio mestiere, rompere le palle.
Stasera hanno proiettato anche un montaggio di momenti clou dal 1975 - quando è stata fondata l'associazione - a oggi. E che ci vuoi fare, io mi commuovo. A vedere le foto in bianco e nero dei primi "press briefing" con la Thatcher, e poi Delors, con la stampa tutta assiepata in una stanza. Altro che le sale super attrezzate di oggi con l'interpretazione simultanea in venti lingue.
Mi è venuto anche un po' di spirito europeista, di solito abbastanza dormiente. A vedere le immagini dell'Europa che si faceva, riunione dopo riunione. Quasi mi spuntava la lacrimuccia, ma l'ho frenata. Bisogna pur mantenere il cinismo di categoria.
Insomma, ogni tanto un po' di sana auto-celebrazione ci vuole, a compensare tutte le fatiche e le grane di questo lavoro tanto amato.