Potevamo non recensire un libro a tema felino, che si rivolge ai lettori che amano Roald Dahl! Del resto, lo stesso editore è un esperto di trasformazioni, visto che il suo catalogo vede anche Ero un topo di Pullman… Una bella storia, con un giovane anti eroe vittima delle prepotenze del mondo esterno e dell’assenza dei genitori (padre sparito, madre indaffarata al lavoro), e con una dedica iniziale che la dice lunga: “Attenzione ai desideri che esprimete”.. Divertente senza essere sciocca e banale, sarcastica e capace di far pensare all’accettazione del sé, al desiderio di resistere alle difficoltà della vita…
Essere un gatto, Matt Haig, Salani
La vita di Barney Willow è piuttosto dura: dodici anni, un cespuglio di capelli e due orecchie… non proprio perfette! Non bastassero gli scherzi stupidi che gli fa di continuo quell’antipatico di Gavin Needle, ci si mette pure Miss Whipmire, la preside venuta dall’inferno, la donna che detesta ogni singolo alunno della sua scuola, ma che ha deciso di trasformare in un vero incubo proprio la vita di Barney, tra continue convocazioni in presidenza e spietate lettere di richiamo. E poi c’è la scomparsa di suo padre, che da un anno non dà più notizie di sé, sparito nel nulla una mattina. L’unica nota positiva in questo disastro è Rissa, la sua migliore (anzi unica) amica, ma ci sono giorni in cui nemmeno lei può riportargli il sorriso. Barney vorrebbe solo fuggire da tutti, cambiare vita: magari diventare un gatto, un bel gattone pigro e soffice, senza scuola, senza Gavin, senza sveglia alle sette del mattino. I gatti, si sa, sono magici. Hanno poteri che gli umani possono soltanto sognare, ma bisogna fare attenzione a ciò che si desidera. Perché quando i desideri si realizzano possono essere molto, molto pericolosi. Soprattutto quando le orecchie diventano ancora più strane, per non parlare della coda. Età di lettura: da 10\11 anni. – Trad Paggi D.
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