Migliori condizioni igieniche, tecnologia, medicina avanzata e disponibilità alimentare hanno di certo contribuito ad allungare la nostra aspettativa di vita rispetto al passato: da circa 40 anni di speranza siamo balzati in pochi secoli a oltre 70. Ma nonostante le nostre conquiste, invecchiamo e muoriamo allo stesso ritmo degli altri primati.
"Stiamo rendendo chiaro che gli esseri umani sono molto simili nell'invecchiamento agli altri primati, come prima nessuno aveva sospettato" dice la co-autrice della ricerca Susan Alberts, professoressa di biologia alla Duke University.
"Gli esseri umani sono stati un po' un enigma" aggiunge Anne Bronikowski, a capo del progetto. "Viviamo molto più a lungo di quanto ci si sarebbe aspettato semplicemente basandosi sulle nostre dimensioni, sulla nostra morfologia, sui nostri ritmi di crescita e di riproduzione. Quando sono stati fatti paragoni tra gli umani e gli animali da laboratorio come cavalli, cani e topi, gli esseri umani hanno mostrato ritmi di invecchiamento più lenti rispetto a queste specie".
Ma non rispetto agli altri primati, cosa che però si è scoperta solo recentemente, dato che non sono mai stati confrontati i dati sull'invecchiamento dell'essere umano e delle scimmie.
Bronikowski e i suoi colleghi hanno confrontato i dati raccolti sulle scimmie cappuccine del Costa Rica, su scimmie ragno dal Brasile, babbuini dal Kenya, scimpanzè dalla Tanzania, gorilla dal Ruanda e lemuri dal Madagascar.
Sia uomo che scimmia condividono un'alta mortalità infantile, seguita da un periodo di bassa mortalità durante l'età giovanile e da una mortalità legata agli effetti dell'invecchiamento in età adulta. "Abbiamo scoperto che le femmine umane hanno lo stesso tasso di mortalità infantile dei gorilla, e che le femmine umane siano praticamente uguali a scimpanzè, babbuini e scimmie ragno per quanto riguarda l'invecchiamento, per cui sono proprio simili agli altri primati per quanto riguarda queste due misurazioni".
Gli uomini, invece, sembrano invecchiare più lentamente delle scimmie maschio, ma con differenze minime. "Non c'è prova, in questo caso, per poter dire 'Wow, gli uomini sembrano davvero unici nei loro ritmi di invecchiamento'. I maschi umani condividono caratteristiche di invecchiamento simili a quelle delle femmine di altre specie di primati".
Gli scimpanzè di certo sono simili a noi in quanto a longevità: se in natura raramente superano i 40 anni di età, in cattività sono stati registrati casi di scimpanzè che hanno raggiunto e superato i 60 anni. I gorilla hanno numero molto simili: in natura sopravvivono fino da 30 a 45 anni di età, mentre in cattività possono superare i 55 anni.
Anche i babbuini sono primati dalla vita relativamente lunga: fino a 30 di aspettativa di vita, che diventano oltre 45 in cattività.
Inoltre, essere una femmina e trovarsi all'interno di una specie in cui la competizione maschio-maschio è meno intensa sono entrambi ottimi presupposti per la longevità. Nelle scimmie ragno, l'unica specie tra quelle analizzate in cui non c'è una competizione serrata tra i maschi per ottenere una partner, gli esemplari maschili invecchiavano più lentamente delle altre scimmie, e vivevano più a lungo.
"Sono lieto di vedere un'analisi più vasta che documenta più profondamente l'influenza che l'ambiente ha sulla mortalità di esseri umani e scimmie durante l'invecchiamento" dice Caleb Finch, professore di gerontologia dell'Ethel Percy Andrus Gerontology Center che già negli anni '90 aveva mostrato come scimmie e uomini invecchiassero in modo molto simile. "Questo e i futuri studi sono rilevanti per il futuro dell'aspettativa di vita umana".
Humans Age at Same Rate as Chimps, Gorillas