E un caffè di pietre tombali, gotico fiammeggianti
spente
tra i tavolini e il grifone, un americano con latte
e altri tatuaggi sui capitelli
mentre la ragazza
suona un concerto capelli di grano.
Gli ubriachi guardano da lontano
in attesa che da quegli occhi si getti un avanzo
– Cupido è già sbronzo:
battono rintocchi di pioggia, il dio degl’inglesi
ha una paresi di pianto, marinai salpano
lacrime da cane randagio –
e infine il prodigio
di un amore piantato di schiena
tra le sue scapole e un bacio.
Ma non muore,
mentre il sangue di Chopin
sprizza per le strade.
E l’assassino evade.