Notizia di qualche tempo fa, abbastanza recente, divulgata poco dopo la metà del luglio scorso…
Detroit è fallita, la città dell’industria automobilistica, l’industria più tipica degli Stati Uniti, l’incarnazione del sogno americano…
Dicono che la causa sia da ricercare nelle pensioni elevate degli ex dipendenti pubblici, ma altre fonti dicono che i vitalizi di poliziotti e vigili del fuoco non siano superiori ai 34mila dollari annui, importo piuttosto modesto se rapportate ai parametri americani, che corrisponde all’incirca alla metà di quanto percepiscono i dipendenti del comune di Los Angeles. Gli altri lavoratori poi percepiscono ancora meno, un assegno annuale di circa 20mila dollari…davvero poco.
Ci sono invece dei dati che fanno riflettere: i pensionati sono ben 9.300 a fronte di 3.200 lavoratori attivi e la popolazione complessiva che da una media di 1.500.00 abitanti (con una punta massima di 1.850.000 nel 1950) si è ridotta a 700mila anime, il 60% in meno…e molti di essi sensa occupazione.
Ora non voglio entrare nel merito delle cause che hanno provocato questo disastro, e nemmeno analizzare proposte di risanamento o simili… però mi è tornato alla mente un vecchissimo film di fantascienza, per la regia di John Carpenter, “Essi vivono”, dove un amico del protagonista ad un certo punto dice una frase quanto mai precorritrice di questi tempi.
“Ho lasciato moglie e figli a Detroit, non li vedo da sei mesi. Le acciaierie incominciarono i licenziamenti, ma fallirono lo stesso. Accettavo paghe ridicole per rimetterli in sesto, e sai in che modo ci ringraziarono? Con un calcio nel culo. Il principio informatore: quello che maneggia l’oro detta legge. Chiudono un sacco di fabbriche e noi li vediamo scorrazzare con le loro limousine di merda. “
E’ anche il film, interpretato da attori semisconosciuti, dove ad un certo punto appaiono le scritte su pannelli diventate ormai un cult, anche attraverso citazioni simili.
Ubbidite.
Sposate e prolificate.
Non pensate.
Spendete.
Comprate.
Lasciatevi comprare dal benessere.
Sottomettetevi.
Non svegliatevi.
Non fate domande alle autorità.
Guardate la televisione.
Uccidete la fantasia.
Sono il tuo Dio.
In poche parole, la massificazione dei cervelli, uniformate da certa informazione, che indirizzano l’individuo (ma si può ancora chiamare tale un essere che di individuale non ha più nulla?) ai consumi e all’obbedienza cieca ed assoluta a chi lo sta manipolando.