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Estasi azzurra: il Setterosa vola a Londra 2012!

Creato il 21 aprile 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra
Estasi azzurra: il Setterosa vola a Londra 2012!
Non ha brillato, ha fatto tanta, tanta fatica, ha guardato da vicino gli spettri, li ha temuti ed è stato sul punto di affondare. Con il cuore, poi, si è rialzato, ha scacciato i fantasmi, ha cancellato le paure. Ed ha vinto. Il Setterosa è alle Olimpiadi di Londra 2012. 
Che il quarto di finale del Torneo di qualificazione di Trieste, autentico spareggio per il pass a Cinque Cerchi, fosse una sfida all'ultimo sangue, lo si era capito. Troppo alta la posta in palio, troppi i precedenti tra le due contendenti. Alla fine l'Italia ha prevalso per 7-6 sull'Olanda, estromettendo le campionesse olimpiche in carica da Londra 2012. La vendetta è servita: proprio le orange avevano eliminato le azzurre ai rigori nei quarti di finale di Pechino 2008.
In acqua, è bene sottolinearlo, si è ammirato uno dei Setterosa peggiori dell'ultimo biennio: una squadra lenta e poco lucida, che ancora una volta ha denotato una condizione fisica tutt'altro che ottimale. La tensione del risultato, poi, ha fatto il resto, con le portacolori del Bel Paese che hanno faticato enormemente in fase realizzativa. La difesa, tuttavia, ha compiuto un deciso salto di qualità rispetto ai giorni precedenti, con una Elena Gigli salita prepotentemente alla ribalta nei due quarti finali.
L'Italia è stata sotto nel punteggio per quasi tutto il match, toccando uno svantaggio massimo di 2 reti (2-4) e sorpassando le rivali solo a 3 minuti dal termine. Infuocato il finale: le azzurre rinunciavano ad attaccare, ma le olandesi non riuscivano in alcun modo ad impensierire il bunker tricolore. Ma tanto bastava: il Setterosa è qualificato alle Olimpiadi.
La miglior realizzatrice della selezione tricolore è stata la mancina Giulia Emmolo, autrice di tre reti e, nel complesso, di una partite superlativa e di grande personalità.
L'impressione è che l'Italia, libera finalmente del peso della qualificazione e con la possibilità di giungere in Inghilterra con una preparazione fisica adeguata, potrà legittimamente ambire ad un podio a Cinque Cerchi.
Infine una considerazione: a Londra 2012 non saranno presenti né le campionesse olimpiche in carica né le iridate di Shanghai 2011 della Grecia (superata per 9-7 dalla Spagna, che per la prima volta si è qualificata ai Giochi). Servirà tutto questo affinché Fina e Cio cambino finalmente i regolamenti ed allarghino il numero delle partecipanti da 8 a 12?
Federico Militello

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