Estate a metà

Da Romina @CodicediHodgkin

Che io non sia in rapporti idilliaci con l’estate, è cosa nota. Diciamo che non l’ho mai amata e l’estate del 2005 me l’ha definitivamente mandata di traverso. Fortunatamente, nel complesso, sto nettamente meglio. Non mi è più  capitato di sentirmi così incomprensibilmente stanca da non riuscire a far nulla e quindi sono ragionevolmente efficiente. La salivazione continua ad essere un problema. Non riesco a mangiare cibi secchi. Ultimamente c’ho quasi lasciato le penne con un panino con la porchetta e con un pezzo di pizza bianca. Bevo circa quattro litri di acqua al giorno, eppure ho sempre la bocca terribilmente asciutta. Non sono messa molto meglio di Tantalo. Vabbé. Comunque, siate lieti, ho anche magagne più cincischione, eh: ve lo avevo raccontato che devo fare una lastra al piede perché l’osso dell’alluce ormai va per cavoli suoi e mi fa male? Tra l’altro, non piegandosi bene quello stupido dito, mentre cammino scarico il peso tutto all’esterno e cammino male?

Ciò detto, dicevo, è arrivata l’estate. In una scala da 1 a 10 dove 1 è “ma che palle, anche quest’anno!” e 10 è “ti prego, fa’ che ottobre arrivi in fretta”, per ora sono ferma a 6. Non era mai successo che quasi a metà giugno fossi ancora ferma a 6. Credo dipenda anche in parte dal fatto che sono troppo frustrata per la visita immunologica che avrò tra qualche settimana. Io ho il vomito al solo pensiero di dover mettere mano ai due fascicoloni di referti, rileggerli TUTTI e mettere un bel post-it su tutti quelli che già so che interesseranno l’immunologo. Basta, vi prego basta. Ho il vomito. Il vomito. VO-MI-TO. Non mi va di conoscere un nuovo medico e dovergli raccontare tutto da capo, io non voglio più raccontare la mia storia, specialmente ad un medico. Io inizio a non ricordare più l’ordine degli eventi successivi alla terapia, non mi va di ripassare, non mi va di rientrare nel tunnel del “qui si è deciso di lasciar perdere”, “qui non s’è capito che roba era”, ” qui non mi ricordo cosa è successo”. A far la lastra ci vado molto più volentieri. E’una cosa ex novo. “Cosa è successo?” “Bho, mi fa male”: Nasce e muore così. Ma riprendere l’altro discorso…basta, basta, basta. Vabbé, poche storie, tanto mi tocca.

L’altro motivo per cui il mio odiometro estivo è fermo a 6 è che Maschio Dominante Alfa e Gnappa Dominante Alfa sono uno spasso. Alfa, che ultimamente mi ha mandata fuori dai gangheri quotidianamente perché ormai ero talmente nervosa che qualsiasi cosa facesse la faceva male (ma, a onor del vero, ci ha anche messo del suo), ha avuto un lampo di genio: ha piazzato la vacanza a metà strada tra la visita gastroenterologica di Claudia e il mio immunologo. Scelta strategicamente perfetta, così partiamo più tranquilli perché mettiamo un altro punto nella reintroduzione degli alimenti di Claudia e valutiamo quanto è cresciuta (e ve lo dico io, è cresciuta) e io ho tempo di spurgare come fossi una lumaca il pessimismo e il fastidio che accumulerò durante l’opera di revisione dei referti. Così facendo, son certa, al mio rientro sarò molto zen e andrò dall’immunologo abbronzata e carica sbruciacchiata e con l’eritema come in ogni mia vacanza di mare che si rispetti. Ma trasudando (e sudando) pace interiore.

E poi, Claudia è uno spasso e l’estate con lei sarà sicuramente meno fastidiosa. Ora ha venti mesi e quest’ètà è incredibilmente affascinante. Cioè, sembra una persona vera (!!!). E’ terribilmente indipendente. Da una decina di giorni non porta nemmeno più il pannolino di giorno. Su tutto quanto le è propedeutico per andare a vivere da sola è una scheggia. Infatti, al contrario, parlare non è il suo talento migliore. Prima di compiere un anno prometteva bene, poi a 12 mesi ha iniziato a camminare e si è resa conto che, potendo procurarsi da sé quel che le occorreva senza la mia intercessione, tutto sommato poteva anche tacere. Ora parla ma starla a sentire richiede una certa concentrazione perché lei ti dà l’input di una sillaba, e devi fartelo bastare per risalire alla parola. Tra l’altro, la paracula, quando vuole parla alla perfezione perché se è emozionata o ha urgenza di far capire qualcosa, scandisce alla perfezione. Per il resto, è una sagoma. Le piacciono da morire le costruzioni, i libri sugli animali, colorare, giocare con i pupazzetti degli animali, arrampicarsi e giocare con me a chi non ride per prima guardando negli occhi l’altra.

(la cifra stilistica dell’Architettina Alfa è che i piani delle case devono andare a scalare. Da alcuni giorni le fa principalmente così)

E che vi devo dire…qui prosegue bene, tutto sommato. Basta far finta di non vedere alcune cose fino alla visita. Non so da voi che tempo faccia, qui la mattina fa caldo e c’è il sole. Poi, puntuale alle 16:30, inizia a piovere. Mi sento un po’così.


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