Che fine ha fatto? Beh, è ancora li… Perchè nessuno ne parla più? Perchè non fa’ più notizia, ovvio.
Ma mica c’era un potenziale danno ambientale ? La contaminazione ambientale è iniziata mesi fa’. Parlare di Costa Concordia e danni all’ambiente è stato all’ordine del giorno per mesi, ma ora nessuno più ne parla. L’Ifo 380, terribile gasolio pesante che alimentava i motori della Costa, combustibile denso e vischioso, ad elevato tenore di zolfo, è il principale elemento tossico da eliminare per salvare l’area dall’inquinamento.
Ma non solo, i test (condotti dall’Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) rivelano che detergenti e saponi che erano presenti a bordo della Costa Concordia al momento del naufragio stanno iniziando a sciogliersi nell’acqua marina, facendo innalzare in modo preoccupante la concentrazione di tensioattivi. Altra domanda, ma se sulla nave ci fossero stati detersivi ecologici con tensioattivi di origine vegetale e NON di derivazione petrolchimica, biodegradabili al 100%, non si sarebbero mitigati i danni ambientali all’isola del giglio ?
Comunque, ieri sono partite le operazioni di recupero della gigantesca nave da crociera.Si è iniziato tagliando alcuni radar e antenne sulla poppa della nave che, una volta ultimati, consentiranno il corretto posizionamento della piattaforma per le caratterizzazioni dei fondali e l’avvio delle attività di palificazione in mare.
Nota importante, stranamente non saremo noi a pagare dozzine di milioni per questa opera di recupero, ma gli oneri relativi alle spese sostenute sono integralmente a carico di Costa Crociere.