Estirpare le radici del razzismo

Creato il 20 dicembre 2011 da Firenze5stelle @firenze5stelle

Un risveglio con una strana sensazione …l’ansia di voler partecipare al forte abbraccio collettivo rivolto alla comunità Senegalese ognuno a modo suo, con i suoi colori con la propria voce, con i propri cartelli, slogan e cori .

Una sorta di rivincita, di grido di dolore e allo stesso tempo di conforto che certo non toglie la sofferenza ne’ restituisce la vita strappata ai due ragazzi Senegalesi ma forse serve a non aggiungerne altri lutti. Per questo il corteo è stato molto importante perché la vita riguarda tutti noi così come l’accoglienza.

Un fiume di persone partecipi motivate e attente come non si vedevano dal Social forum del 2002, anche quella volta Firenze rispose con compostezza e calore e si distinse dalle devastazioni di Nizza e Genova.

Da dove viene davvero il razzismo? Quali sono le sue radici? Difficile rispondere a questa domanda senza cascare nella demagogia; mi ricordo che la mia prof d’Italiano ormai tanti anni fa’, riferì sconsolata alla nostra classe la frase assai infelice di una partecipante ad un convegno sulla xenofobia: ”io non sono razzista dopotutto non è colpa loro se sono neri”

Da qui parte un grande equivoco che porta al mio quesito, quanti di noi sono consapevoli della profondità delle radici del razzismo? Forse solo rispondendo sinceramente riusciremo a capire come sia stato possibile che un partito che esprime a gran voce il suo desiderio di escludere lo straniero, sia arrivato addirittura a far parte del nostro Governo. Temo che l’origine derivi dal non conoscere l’altro e la sua cultura.

Un dominio mediatico ha condizionato per lunghi anni il nostro Paese abbassando sempre più il livello dello sdegno; abbiamo assistito a trasmissioni pessime, dove signorine in perizoma litigano picchiandosi in una spiaggia “deserta”, ragazzi urlano fra loro cattiverie inaudite in virtù di una dubbia notorietà, leader politici che non sanno più dialogare senza parlarsi addosso e rovesciare fango e menzogne, dove l’onesto paradossalmente risulta ingenuamente sciocco e il disonesto furbo.

Forse sono stati la violenza verbale e il cattivo gusto, il punto di origine che ha generato la lucida follia xenofoba e armato la mano di un individuo esaltato da ideologie naziste e l’ha portato a compiere una strage

Ormai è tempo di spogliarci da queste pesanti corazze, e di crescere per volgere a una società civile aperta e multietnica che permetta ai figli degli emigrati nati in Italia di ottenere la cittadinanza italiana, questo potrebbe essere il punto di partenza.

Forse aprendoci alle altre culture arriveremo ad accettare chi è omosessuale, chi professa un’altra religione chi ha un handicap fisico, chi è malato o anziano … Penso che sia dovere di ogni persona civile cercare di informarsi per debellare l’ignoranza che porta all’odio razziale .

Quando ero piccolina amavo Nizza, la mia città natale perché multietnica, piena di colori, profumi di spezie e piatti etnici nei suoi mercati. Per me tutto ciò è stato molto educativo e mi ha aiutato a crescere superando i pregiudizi giorno dopo giorno.

Conoscere e confrontarsi con le altre culture apre la mente e permette di renderci conto che siamo solo piccole particelle che fanno parte di un grande mondo.

In periodi di crisi la caccia alle streghe è consuetudine ma spero che non si ripetano mai più episodi simili a quello di Torino e Firenze e quelli accaduti solo un anno fa a Rosarno.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :