Cosa sono gli estratti alcolici
Gli estratti alcolici derivano da un processo molto complesso che consente di ricavare alcuni principi attivi essenziali dalle piane officinali. Agli estratti viene aggiunto l'alcol che ha la funzione di solvente e per questo motivo ne hanno preso anche il nome. Oltre all'alcol si possono utilizzare anche altri solventi come l'estratto idroalcolico che si ottiene mischiando acqua e alcol in parti uguali, e l'estratto idroglicerinato dove l'alcol viene sostituito dalla glicerina vegetale. Gli estratti alcolici non richiedono ulteriori processi per la conservazione, gli altri invece devono essere pastorizzati o miscelati ad altri componenti sintetici o di origine naturale. Le percentuali dei prodotti da utilizzare vengono stabilite prima di iniziare l'estrazione dalla pianta e variano in base a ciò che si deve ottenere. Il rapporto tra estratto e sostanza generalmente è di 1:1. Dagli estratti fluidi attraverso l'evaporazione si può ottenere anche l'estratto secco che ha una consistenza finissima.
Estratti alcolici artigianali
Gli estratti alcolici possono essere anche prodotti in casa, basta avere a disposizione tutte le materie prime necessarie per le operazioni e delle conoscenze erboristiche. Ovviamente questi estratti non hanno gli stessi effetti di quelli che sono prodotti a livello industriale, ma con un po' di pazienza è possibile ottenere dei discreti preparati di tipo artigianale. Dopo aver pesato gli ingredienti naturali e aver effettuato il calcolo della proporzione, occorre farli macerare in un luogo buio e asciutto. Bisogna attendere almeno una settimana prima di aggiungere l'alcol o la glicerina naturale. In seguito proseguire la macerazione per altre tre settimane. Il composto deve essere filtrato più volte mediante una garzina sterile prima di conservalo in un contenitore di vetro scuro. Gli estratti alcolici non hanno una conservazione lunga.
Utilizzo degli estratti alcolici
Gli estratti alcolici sono molto utili in quanto non tutte le piante riescono a rilasciare i loro principi attivi attraverso l'ammollo in acqua calda da cui si ricavano decotti o infusi. L'estratto alcolico può essere utilizzato anche associato ad altri preparati naturali. Sicuramente gli estratti che sono stati ottenuti mediante la macerazione sono molto più efficaci perché i principi essenziali non subiscono alcun tipo di alterazione. Tuttavia durante il processo di essiccazione la pianta tende a perdere alcune delle sue componenti benefiche per la salute. L'aggiunta dell'alcol esalta le proprietà curative del prodotto rendendolo molto potente. Conoscendo le caratteristiche delle singole piante si possono ricavare preparati fitoterapici da utilizzare sia per uso interno come pastiglie o sciroppi, che per uso esterno come unguenti e creme.
Vantaggi e svantaggi degli estratti alcolici
Gli estratti alcolici sono molto concentrati e si conservano bene. La percentuale di alcol è minima e per questo motivo vengono utilizzati in aggiunta a numerosi preparati di tipo farmaceutico come gli sciroppi per la tosse. Le proporzioni alcoliche a livello industriale vengono stabilite dalle organizzazioni farmaceutiche. Grazie all'alcol etilico è possibile ottenere dalla pianta sia la componente lipofila che quella idrofila e garantirne la conservazione naturale. Questo sicuramente rappresenta un vantaggio, ma l'estrazione alcolica non è sempre tollerata dai soggetti sensibili. Un altro svantaggio piuttosto importante riguarda l'universalità di questi procedimenti che si rivelano poco adatti a piante che sono ricche d'acqua. Con il tempo sono state sviluppate nuove tecniche alternative che non alterano i principi attivi dove al posto delle parti secche vengono utilizzate quelle fresche.