Magazine Cultura
di Pierluigi Montalbano
All’inizio del III Millennio a.C. la religiosità appare in tutta la sua monumentalità. A pochi km da Sassari, presso un villaggio frequentato da oltre un millennio, una comunità legata alla Mesopotamia innalza un edificio maestoso, provvisto di rampa d’accesso e sovrastante altare. Era dedicato a una divinità legata al cielo. La volontà di elevare un monumento, dipingerlo con ocra rossa e posizionare nelle vicinanze alcuni grandi massi tempestati di coppelle e vari menhir di grandi proporzioni, dimostra un culto che richiede la partecipazione collettiva. Al fianco della Ziggurat è presente un grande bancone-altare per i sacrifici di buoi. La rampa e la piattaforma del tempio furono ristrutturate e ingrandite intorno al 2500 a.C., proprio nel periodo in cui le domus de janas sono dotate di corridoio antistante (dromos) e abbellite con disegni geometrici e teste taurine stilizzate. Nella zona di Cagliari compaiono pozzetti funerari in cui si aprono piccole celle per l’inumazione di cadaveri. Questa tipologia interrompe il periodo dei sepolcri comunitari. Verso la fine del III Millennio a.C. compaiono poderose muraglie megalitiche, forse per la difesa di quelle ricchezze che i sardi accumularono grazie a un’invenzione straordinaria: il processo metallurgico di separazione dell’argento dal piombo, metallo abbondantemente presente nell’isola. I secoli a cavallo del II Millennio a.C. sono caratterizzati dai contatti della Sardegna con le regioni Mediterranee. Si diffonde una cultura chiamata del vaso campaniforme, dal nome della tipica ceramica a forma di campana rovesciata. I villaggi sono poco frequenti e i manufatti di questo periodo sono scavati quasi esclusivamente in sepolcri. Inizia la stagione dei menhir antropomorfi con una simbologia che vede la presenza della Dea Madre, del pugnale (o scettro) e del tridente, da alcuni identificato con l’uomo capovolto (un defunto). A mio avviso si tratta del simbolo della divinità maschile che accompagna la Dea Madre: un Dio del Mare, lo stesso che, in seguito, i greci, individuarono in Poseidone. Nei sepolcri troviamo corredi caratterizzati da bicchieri fittili, tripodi, pugna letti in rame, frecce in ossidiana e selce, oggetti ornamentali come collanine, denti di cinghiale, monili in argento e pietre dure e resti di animali sacrificati. Le ultime tracce dei popoli che precedono i nuragici mostrano genti nomadi che probabilmente si spostavano con tende. Spariscono i villaggi e le ceramiche sono inornate, di aspetto povero, domestico, realizzate da comunità che testimoniano una società concreta, priva di fronzoli.
Nell'immagine: Pranu Muttedu - Goni
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Skepto Film Festival: intervista a Matt Willis-Jones
Sebbene l’incontro sia avvenuto a metà aprile, nella cornice vivace e spigliata dello Skepto Film Festival, il tempo trascorso non ci ha fatto desistere da un... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Bastia, Bestia, Bastiani: arrivano i Tartari
Nominato idoneo, Marco Bisanti partì una mattina di giugno dalla città per raggiungere la fortezza Bastia Umbra, sua prima prova di concorso. No, mi sono... Leggere il seguito
Da Pupidizuccaro
CULTURA, SOCIETÀ -
Archeologia. Pozzi Sacri, ipotesi ricostruttive; di Ercole Contu
Pozzi Sacri, ipotesi ricostruttivedi Ercole ContuFonte:Bollettino della Associazione Storica Sassarese Anno VI - N. 6Contu, Ercole (1999)Pozzi sacri: ipotesi... Leggere il seguito
Da Pierluigimontalbano
CULTURA, STORIA E FILOSOFIA -
Tomba di Giganti Madau. A Fonni una particolarità che scatena la curiosità.
Tomba di Giganti Madau. A Fonni una particolarità archeologica che scatena la curiosità.di Pierluigi MontalbanoQualche giorno fa, in occasione del solstizio... Leggere il seguito
Da Pierluigimontalbano
CULTURA, STORIA E FILOSOFIA -
Ricordi e testimonianze
Quando si vuole ricordare una persona che non c'è più, la cosa più bella è quella di poter ascoltare le testimonianze di chi l'ha conosciuta e di chi l'ha... Leggere il seguito
Da Musicamore
CULTURA, PALCOSCENICO, TEATRO ED OPERA -
Dinamite!: la Dinamo Sassari campione d'Italia
In origine qui, oggi, in questo spazio, doveva esserci una recensione di un disco. Niente di più facile: l'articolo era già bell'e pronto. E che ci vuole!... Leggere il seguito
Da Ant
ARTE, CULTURA
I suoi ultimi articoli
-
Torna in Italia tesoro di archeologia: carabinieri Tpc recuperano reperti per 9 milioni di Euro
-
Archeologia. Musei: scoperti soffitti dipinti all'archeologico di Palermo
-
Archeologia. La più antica decapitazione del Nuovo Mondo
-
Archeologia. Fenici e Nuragici nel Golfo di Oristano, di Alfonso Stiglitz