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ETF (Exchange Traded Fund), fondi comuni di investimento a gestione passiva negoziati in Borsa come le azioni

Da Mrinvest

ETF (Exchange Traded Fund), fondi comuni di investimento a gestione passiva negoziati in Borsa come le azioniGli ETF (Exchange Traded Fund) rappresentano una particolare tipologia di fondi comuni di investimento a gestione passiva, con due principali caratteristiche: sono negoziati in Borsa come le azioni e permettono di replicare gli indici di mercato, cioè di ottenere un rendimento quasi identico a quello dell’indice di riferimento (benchmark).
Gli Etf possono dunque replicare l’indice o il paniere dei titoli a cui fanno riferimento. Inoltre permettono di operare su molti strumenti finanziari, azionari e obbligazionari, con una diversificazione anche geografica. In pratica possono investire su un indice azionario, su un indice obbligazionario, su un basket di materie prime, sul mercato immobiliare, attraverso un’unica operazione di compravendita. E’ difficile, per esempio, investire contemporaneamente su tutti i quaranta titoli del FTSE MIB, ma, acquistando un Etf che replica questo paniere, è come averne comprato un pezzetto di ognuno.
Il primo Etf introdotto nel 1993 negli Usa è stato il famoso Spider, indicizzato

allo S&P500. Oggi in America gli Etf quotati sono circa 1.500, grazie alla crescita degli ultimi 10 anni. In Italia sono stati introdotti il 30 settembre 2002 ed oggi nella Borsa italiana si contano circa 500 Etf quotati sul mercato chiamato ETFplus.
Gli Etf hanno delle caratteristiche interessanti, che lo rendono un ottimo investimento. Ecco perchè:
- Possono essere negoziati in Borsa durante le contrattazioni giornaliere come le azioni, operando online con un conto corrente o rivolgendosi alla propria banca. E’ consigliabile operare online, sia per la velocità dell’operazione sia per le spese di negoziazione, molto più basse di quelle bancarie. Per l’acquisto degli Etf c’è solo l’imbarazzo della scelta, dato che nel mercato di Borsa Italiana ve ne sono qualche centinaio e il loro numero è in continuo aumento.
- Sono adatti al piccolo investitore in quanto il lotto minimo di negoziazione è pari ad una singola quota di Etf.
- Costano poco. Non esistono commissioni di entrata e di uscita o di performace. L’assenza del gestore nella scelta dei titoli che compongono il paniere di riferimento, rende gli Etf convenienti per quanto riguarda le spese di gestione che sono molto ridotte, in media dello 0,40% annue. I costi di negoziazione sono gli stessi previsti per le azioni. Per cui, se utilizziamo una piattaforma di banking o trading online, i costi sono modesti, nell’ordine di qualche euro per singola operazione. Costando così poco qualche bancario non è incentivato a vendere gli Etf allo sportello, in quanto i margini per la banca sono modesti.
- Offrono trasparenza e flessibilità. In ogni momento è possibile conoscerne la composizione e il valore delle quote, e quindi monitorare costantemente l’andamento dell’investimento, perchè la sua quotazione è conoscibile in tempo reale, proprio come le azioni. Inoltre, essendo negoziabili in tempo reale, riducono al minimo il rischio di movimenti di prezzo nella fase che intercorre tra la decisione e l’effettiva realizzazione dell’investimento o del disinvestimento. Da aggiungere che hanno una buona liquidabilità e non hanno scadenza.
Elencate tutte le qualità dell’investimento in Etf, aggiungiamo che il loro acquisto è sempre condizionato dal profilo di rischio e dalle aspettative di rendimento dell’investitore. Se questo non corrisponde, l’investimento risulterà inadeguato, avrà ripercussioni negative sul portafoglio, e quindi non soddisferà le personali esigenze finanziarie.


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