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Etichette energetiche poco previdenti

Creato il 20 novembre 2012 da Lateatnight @LateAtTweet
Tutti abbiamo presente le etichette energetiche che nei grandi magazzini indicano il consumo degli elettrodomestici. C'è una scala di colori affiancata ad una serie di voti, si va dalla "G" per gli elettrodomestici che consumano di più alla "A" per quelli più efficienti.
Questa scala di voti è stata una scelta non proprio ottimale, infatti tra questioni sul riscaldamento globale, risparmio energetico ed ecologia si sarebbe dovuto pensare che la tendenza del mercato e della tecnologia sarebbe stata quella di andare verso elettrodomestici sempre più efficienti e con consumi minori.
Gli elettrodomestici di classe "E", "F" e "G" son quindi scomparsi rapidamente creando un sofraffollamento nelle classi "C", "B" ed "A", ma soprattutto in quest'ultima che raggruppa tutti gli elettrodomestici più ecologici senza limite all'efficienza.
Così, miglioramento su miglioramento, ci si è trovati con quasi la totalità degli elettrodomestici in classe energetica "A" e di nuovo senza un sistema semplice di confronto per capire tra questi quali fossero quelli più efficienti. Etichette energetiche poco previdenti È stata quindi fatta una riorganizzazione delle classi energetiche eliminando le più inquinanti non più necessarie ed aggiungendo le nuove classi "A+", "A++" ed "A+++" per poter fare distinzione tra gli elettrodomestici più virtuosi. Come si può ben intuire la nuova classe "A+++" tra qualche anno soffrirà dello stesso problema della "vecchia" classe "A".
Etichette energetiche poco previdentiLa scelta potrebbe essere quella di proseguire aggiungendo ulteriori "+" ed a quel punto si potrà anche eliminare la vecchia lettera "A", dato che non sarà più quella a fare la differenza. Ma con tutti questi "+" il sistema diventerà parecchio scomodo, perché oltre ai cinque simboli l'occhio umano perde la capacità di riconoscere le quantità senza contare.
Questo è un esempio di cattiva standardizzazione da parte di chi fa le leggi, sarebbe bastato pensare un po'di più alla scala da utilizzare al momento della scelta per non trovarsi in questa condizione scomoda. Volendo usare le lettere sarebbe stato sufficiente usare la scala al contrario con "A" ad indicare il calderone degli elettrodomestici troppo dispendiosi e poi in ordine alfabetico man mano che si fosse reso necessario stabilire un nuovo livello più restrittivo per i prodotti ecologici.
Probabilmente ora questa scala non può essere rivista invertendola per non generare confusione tra i consumatori, una buona proposta potrebbe essere quella di continuare utilizzando il simbolo "+" affiancadogli un numero, così si avranno le classi energetiche "A5+", "A6+" o semplicemente le classi "5+", "6+"... e così via.
Comunque sia la soluzione che non avrà problemi ad essere estesa arriverà almeno dopo 2 scelte poco previdenti.
Ma non era meglio pensarci bene alla prima?

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