Questa sera alle ore 21.00 in Piazza Cesare Battisti a Rieti, spettacolo di ricerca di fusione fra antico e moderno, l’opera “Etnika”, che trae ispirazione dalla cultura sarda e che di essa rappresenta una spettacolare sintesi.
“Etnika” prende spunto dalla letteratura dell’Isola (dalle pagine di Francesco Masala e Sergio Atzeni in particolare), dalle sue atmosfere, dai colori, i suoni e le immagini di una terra unica.
Testimone di un grande passato, ma anche aperta alle influenze delle culture più lontane e più nuove. Nello spettacolo, firmato dal regista e coreografo Mvula Sungani, la danza nobile si fonde con ritmi e movimenti etnici.
Le musiche originali sono di Mauro Palmas, talentuoso musicista cagliaritano che ha al suo attivo collaborazioni con artisti come Don Cherry, Enrico Rava e Noa, e, nella loro moderna elaborazione, richiamano melodie legate alla tradizione popolare, con le voci e gli strumenti che le sono propri. Ad interpretarle Luigi Lai, il più grande suonatore vivente di Launeddas, Elena Ledda, una delle più rappresentative voci del Mediterraneo, un ensemble di ottimi musicisti.
Completano il cast l’attrice Lia Careddu del Teatro di Sardegna e la prima ballerina della compagnia CRDL, Emanuela Bianchini.
Con “Etnika” si vuole esportare la cultura sarda non solo in tutta Italia ma anche all’estero, suscitando così la curiosità dei turisti. L’intento è quello di sostenere il patrimonio immateriale della Sardegna, attualizzandolo attraverso la parola, la danza e la musica.
Etnika è inserito nella programmazione del Reate Festival, l’evento culturale multidisciplinare che nasce sotto il segno dell’eccellenza non solo nel panorama italiano ma anche in quello internazionale. Tre le sezioni in cui si divide la manifestazione: Belcanto, Jazz e Danza. Il progetto – promosso dalla Fondazione Flavio Vespasiano che, nella città di Rieti, persegue la diffusione, la promozione e lo sviluppo dell’arte e delle diverse forme di spettacolo dal vivo, dal teatro di prosa alle esibizioni musicali lirico-sinfoniche, dalle manifestazioni jazzistiche e sperimentali alla danza classica e contemporanea – si snoda su obiettivi ampi ed ambiziosi tra i quali diffondere e far conoscere le professionalità del territorio sparse per il mondo. Lo dimostra l’indiscusso spessore mondiale dei protagonisti degli spettacoli in programma: da quelli del belcanto a quelli del jazz, passando per le figure di spicco della danza e della musica etnica, fino ad arrivare ai talenti della musica sacra. Scopo principale del Festival è promuovere la cultura come volano di sviluppo per il territorio locale e restaurare, in una sede eletta quale il teatro Flavio Vespasiano, dotato della migliore acustica al mondo, il vero stile del Belcanto quale patrimonio che l’Italia ha ormai da troppo tempo disperso.
Etnika è un progetto di promozione della Regione Sardegna