A distanza di 73 anni dalla scomparsa, i Carabinieri di Roma ascolteranno un testimone, che ha dichiarato in un'intervista televisiva di avere visto Ettore Majorana a Buenos Aires alla fine della seconda guerra mondiale.
Majorana nacque nel 1906 in una delle migliori famiglie catanesi. Fu un bambino prodigio e un giovane fisico molto promettente (insegnava anche fisica teorica all'Università di Napoli). Era uno spirito libero e molto polemico anche nei confronti degli insegnanti, tanto da meritare il soprannome di "Grande inquisitore".
Il 26 marzo 1938 salì su un battello a Palermo per recarsi a Napoli, ma non arrivò mai a destinazione. La famiglia fece di tutto per rintracciarlo, mettendo anche a disposizione un premio in denaro notevole per l'epoca, ma non ci furono mai notizie certe.
Si fanno tante ipotesi: suidicio, crisi mistica, rapimento da parte di qualche Paese che faceva studi atomici, fuga in convento.
Leonardo Sciascia nel 1975 ha pubblicato un libro, "La scomparsa di Majorana", nel quale dà credito alla tesi del ritiro totale. Secondo lo scrittore, il fisico potrebbe avere calcolato la potenza della fissione atomica qualche mese prima che fosse resa nota la scissione dell'atomo e, resosi conto della sua potenza distruttiva, sarebbe entrato in un conflitto interiore che lo avrebbe portato alla decisione di scomparire.
A distanza di tanto tempo si arriverà finalmente alla soluzione del mistero della scomparsa del grande fisico italiano? La speranza è l'ultima a morire...
Roma, 5 aprile 2011 Avv. Daniela Conte
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