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Eugenio Grandinetti Porcellum italicum

Da Ennioabate

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Mentre Letta
si diletta
tutto solo
nel suo ruolo
traballante e inconcludente
di presunto presidente
si concorda tra rivali
una legge elettorale
che dia ancora l’illusione
alle prossime elezioni
che il potere è solamente
nelle mani della gente
e da questa è delegato
per un tempo limitato
a qualcuno
che presumo
voglia fare
l’interesse generale.
Ma chi poi sale al potere
tende a fare prevalere
il suo ben particulare
al benesser popolare
e bada prima ad arricchirsi
ed in seguito a costituirsi
una rete protettiva
efficace e preventiva
favorendo solamente
chi è già ricco ed è potente
perché è già capitalista
o mafioso o intrallazzista
o è un cliente già provato
leccapiedi patentato.
Solo poi verrà la gente
quando ormai non c’è più niente
da arraffare.
Ed allora cosa fare?
Chi propone altri balzelli
che colpiscan sempre quelli
sulle cui spalla è poggiato
tutto il peso dello stato;
chi vorrebbe limitare
i servizi da erogare,
ma – si badi – solamente
a vantaggio della gente
che non conta: si riducan le pensioni
però quelle dei coglioni
che hanno lavorato duro
aspettandosi un futuro
più sereno, ma si lascino invariate
tutte quelle che son date
a persone più eminenti
(deputati o presidenti);
si riducano i salari
sol però quelli ordinari.
Per il resto, tutto resti
come sempre: che si pesti
chi sta in basso e per converso
non ci si ponga di traverso
a chi ha i soldi ed ha il potere
e che deve mantenere
legalmente il proprio stato
solido e privilegiato,
anche se non resta uguale
le legge elettorale,
ma si cambia quanto basta
a proteggere la casta
con riserve e con favori
per frodare gli elettori
illudendoli che ci sia
sempre la democrazia.


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