A mezza strada fra Santa Maria del Fiore e la piazza della Signoria, nella Via Calzaioli, si rizza un edificio di forma bizzarra, e di nome altrettanto strano, l'Oratorio d' "Or San Michele" o di "San Michele in orto". Il monumento, quale oggi lo vediamo, è un antico granaio pubblico, trasformato e completato. Tale granaio riedificato nel 1336, sotto forma di loggia aperta, di halle, arricchito nel 1349 d'una cappella, e, verso la stessa epoca, del celebre tabernacolo dell' Orcagna, venne convertito in oratorio per opera dell'architetto Simone Talenti , che murò le arcate, vi praticò delle finestre di rara eleganza, e costruì su questo pianterreno monumentale un primo piano ed un secondo.
La storia della decorazione d'Or San Michele ci offre un nuovo esempio dell'intervento continuo sia delle corporazioni, che dei privati, nei grandi lavori pubblici, riguardanti la religione o l'edilizia. La Repubblica fiorentina, colla sua organizzazione, ad un tempo così complicata c così feconda, stimolava tutte le generose iniziative. Le accadeva costantemente d'invitare le Corporazioni delle Arti e Mestieri a concorrere all'abbellimento di Santuari.
Al pian terreno ogni lato dell' oratorio contiene tre finestre trifore e quattro nicchie in marmo bianco, col fondo cosparso di stelle; di sopra stanno quattro medaglioni, di cui uno scolpito e tre dipinti; nel primo piano e nel secondo, sopra ogni lato, tre finestre bifore, le cui bianche incorniciature spiccano sulla bella pietra grigiastra adoperata nella costruzione; delle false feritoie, ed una balaustrata coronano l'edificio. Ma quale splendida ornamentazione: finestre a dentelli, colle invetriate dipinte, bassorilievi e statue, un mondo intero di seducenti soggetti !
Se i maestri del Rinascimento largheggiarono sulle pareti esterne, nell'interno il loro antenato del secolo XIV, Andrea Orcagna, s'impone da solo alla nostra attenzione. Egli ci insegna che la scuola della Toscana non era morta con Andrea Pisano. Il tabernacolo di Or San Michele fu terminato nel 1359, come ne fa fede la firma "Andreas Cionis pictor florentinus oratorii archimagister extitit hnjus MCCCLIX".
Nonostante le sue dimensioni ridotte , il tabernacolo d'Or San Michele è il monumento più sontuoso di Firenze: il marmo, il bronzo, le incrostazioni policrome, centinaia di motivi del gusto più delicato - angioli a mezza figura con banderuole in mano, colonnette ornate di musaici, medaglioni con figure allegoriche, alti rilievi monumentali, superba balaustrata in marmo con lobi di bronzo traforati - tutto fu adoperato per darvi uno splendore straordinario, straordinario anche per una città dove gli occhi trovano ad ogni istante tanti puri ed intellettuali godimenti.
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( Eugenio Müntz, brano tratto da "Firenze e la Toscana", Fratelli Treves Editori, 1899 )Categories Tags
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