La piazza dominata e quasi schiacciata dal Palazzo Vecchio, che è a sua volta dominato dal gigantesco campanile, ha per cornice gli edifizii più disparati: nel fondo, venendo dalla Via Calzaioli, la Loggia dei Lanzi, dietro alla quale cominciano le due gallerie del Palazzo degli Uffizi ; a destra, delle case moderne, tra le quali ce n'è qualcuna d'imponente; a sinistra, il palazzo Gondi, edificato nel secolo XV su disegni di Giuliano da San Gallo, piano, vuoto, freddo, senza nulla che richiami l'attenzione ; finalmente, rimpetto alla Loggia dei Lanzi ed al Palazzo Vecchio, una serie di costruzioni private, tra le quali il palazzo Uguccioni, colle sue eleganti colonne.
Il centro della vita fiorentina servì spesso quale luogo di riunione per le assemblee pubbliche, quale luogo di supplizio (qui fu rizzato il rogo che arse 1'infelice Savonarola), oppure quale arena pei combattimenti delle bestie feroci. Oggidì la sua missione è più modesta; la piazza, come pure le vie adiacenti, sono invase ogni venerdì da una folla di contadini che vengono a trattare i loro affari.
Nulla di meno pittoresco di quella folla, il cui vestiario si compone di giacche di cotone rigate o quadrettate, di calzoni di panno scuro, di cappelli neri o grigi, rotondi o a cencio. Talora la piazza serve pure per le estrazioni di una tombola. La vidi circondata di tribune, con le 90 caselle pel gioco, e di numerosi tavolini. L'impazienza e 1'ansia delle migliaia di spettatori non si può descrivere.
[...]
( Eugenio Müntz, brano tratto da "Firenze e la Toscana", Fratelli Treves Editori, 1899 )Categories Tags
Firenze, Firenze, Florence, Müntz Eugenio, Piazza della Signoria, Toscana, Tuscany Müntz Eugenio