Dal Mercato Vecchio giungiamo in qualche secondo al Mercato Nuovo, un porticato elegante costruito nel secolo XVI da G. B. del Tasso. Soffermiamoci un istante nella via di "Por Santa Maria". Se la sua chiesa Santa Maria sopra Porta, la cui campana annunciava le spedizioni militari, è scomparsa nell'incendio del 1304, più d'una delle sue case fu testimonio d' un fatto celebre negli annali fiorentini ; l'assassinio di Buondelmonte (1215), che diede origine alle fazioni guelfe e ghibelline.
Di quando in quando vediamo ancora qualche torre del medio evo, che, già in numero di centocinquanta, furono rase nel 1250 all'altezza di cinquanta braccia, poi nel corso dei secoli demolite per lasciar posto a dimore meno feroci.
La via Por Santa Maria sbocca direttamente sul Ponte Vecchio, altro ricordo vivente della Firenze d'altri tempi.
Fiancheggiato da negozi come per l'addietro il Ponte Nuovo di Parigi, il Ponte Vecchio è il Palais-Royal di Firenze, intendo dire la sede dei chincaglieri, gioiellieri e negozianti di musaici. Ma la rassomiglianza si limita a quest'anormale riunione, in uno spazio sì limitato, di tanti commercianti rivali tra loro. Le mostre fiorentine non hanno nulla della grandezza di quelle parigine; sono fatte specialmente per le classi medie, e pel popolo. Se non m'ingannai, il "doublé" v'occupa un posto più importante dell'oro purissimo; le pietre false sono in numero maggiore dei brillanti; ciò non toglie però che tutto quest'orpello e questo vetrame non abbiano anch'essi la loro seduzione infinita.
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( Eugenio Müntz, brano tratto da "Firenze e la Toscana", Fratelli Treves Editori, 1899 )Categories Tags
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