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Eugenio Müntz, Siena, Loggia della Mercanzia e Palazzi

Da Paolorossi

La loggia di Via Cavour, o Loggia degli Ufficiali di Mercanzia, o ancora Loggia dei Nobili, o Loggia degli Uniti, fu costrutta nel secolo XV, credesi, secondo i disegni di Sano di Piero. Si compone di tre arcate di facciata, sopra un'arcata di profondità. Diversa in ciò dalla maggior parte delle costruzioni simili, essa ha pure un primo piano, in cui si trovano degli appartamenti.

Le arcate del piano terreno sono arricchite da una serie di sculture curiosissime. In nicchie semigotiche stanno delle statue più o meno stentate, dall'espressione pretenziosa (un santo guerriero, con degli stivali ricadenti, ecc.), scolpite le une da Antonio Federighi, le altre dal Vecchietta (1410-1480). Le panchine di marmo, poste nell'interno, hanno nella parte sinistra, scolpita dal Marrina, dei vasi di fiori, e quattro donne coperte di drappeggi, con dei volumi : queste figure piuttosto pesanti spiccano sopra una specie di conchiglia.

Nella parte destra, scolpita nel 1464 da Federighi, gli alti rilievi sono più spiccati. Dei guerrieri, in uno stile più libero e più ampio, tradiscono l'imitazione dell'antico, sebbene dimostrino ancora una certa inesperienza, specialmente nella calzatura, che è una via di mezzo tra il sandalo e lo stivaletto. Due fra essi portano una corazza alla romana; una benda cinge la loro capigliatura. Al fondo d'uno dei bassorilievi, due genii tengono un festone. I bracciali delle panchine sono formati da una statua d' uomo e da una statua di donna, nude entrambe , dai pettorali molto rilevati.
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Presso al palazzo Saracini, a sinistra nella Via Cavour, si vede la torre, dall'alto della quale un tamburo annunciava al popolo i risultati delle battaglie: le donne attendevano nella via, ginocchioni, ansiose; se si proclamava una vittoria esse prorompevano in applausi, in grida, e danzavano ebbre di gioia; ma se i loro sposi, i loro fratelli, i loro figli avevano dovuto battere in ritirata, erano singhiozzi, urli, tutte le manifestazioni del dolore.

Più vicino alla cattedrale s'erge il palazzo Nerucci, o palazzo delle Papesse (così detto perchè fu costrutto ed abitato dalle sorelle del papa Pio II). Si compone d'un pian terreno in opus rusticum e di due piani, ciascuno a sei finestre.

Continuando incontriamo il palazzo del Magnifico, cominciato verso il 1505, sui disegni di Giacomo Cozzarelli, terminato nel 1508. Cozzarelli, che come tanti altri tra i suoi contemporanei univa la pratica della scultura a quella dell'architettura, fuse per la facciata i magnifici anelli o bracciali, che ne sono oggi il principale ornamento. Questi anelli, destinati, secondo gli uni a sostenere delle torci e , secondo altri ad attaccarvi le redini dei cavalli, sono composti di due serpenti, fissati al muro con una zampa di leone, la cui parte superiore si risolve in un rabesco ed una spirale. Pittori celebri, Signorelli, Pinturicchio, Gerolamo Genga, arricchirono il palazzo di pitture, Antonio Barile d'intarsii e di sculture in legno.
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( Eugenio Müntz, brano tratto da "Firenze e la Toscana", Fratelli Treves Editori, 1899 )

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