La storia dell'Australia condivide molte somiglianze con quella dell'America: colonizzazione, insediamento multi-culturale, genocidio e atrocità inflitte ai popoli indigeni. Ma l'Australia coloniale, a differenza dell'America, non è stata caratterizzata da ribellioni, e da una rivoluzione. La prima ed unica insurrezione armata contro la tirannia coloniale fu quella che avvenne nel 1854, ad Eureka e che, per l'appunto viene ricordata come "la ribellione del 1854" o "la staccionata di Eureka".
Considerata come l'equivalente del Boston Tea Party, questa sollevazione, relativamente piccola, partì da un gruppo di cercatori d'oro che protestavano contro le tasse imposte, con eccesso di zelo, dalla polizia, spinse Mark Twain, nel corso del suo viaggio in Australia, a descrivere la "barricata di Eureka" come: "La cosa più bella della storia dell'Australia. E 'stata una rivoluzione, piccola nelle dimensioni, ma grande politicamente, è stato uno sciopero per la libertà, una lotta per un principio, una sollevazione contro l'ingiustizia e l'oppressione ... un altro esempio di una vittoria che proviene da una battaglia perduta ".
Oggi, in assenza di ulteriori atti di ribellione oltre a quello che ottenne il caloroso riconoscimento di Mark Twain, la lobby repubblicana cerca di usare "the Eureka Stockade" come l'incarnazione ancestrale del loro movimento, nello sforzo di dare corpo ad una presunta "identità nazionale", richiamandosi alla cosiddetta "bandiera della Croce del Sud", sventolata dagli insorti - e notoriamente realizzata a mano dalle mogli dei minatori - per sostituire la ben nota "Union Jack / Commonwealth Star". Gli autori di "Immaginare l'Australia: Idee per il nostro futuro" affermano che Eureka "offre un grande potenziale ad una nazione che si dibatte per avere una storia nazionale".
Infatti, Eureka viene descritta come l'evento che ha segnato la nascita della democrazia australiana. Ma cosa accadde, ad Eureka?
Quando venne scoperta, alle porte di Melbourne, la più ricca miniera d'oro che il mondo avesse mai conosciuto, nel giro di tre anni, gli immigrati cominciarono ad arrivare da tutte le parti del mondo per cercare fortuna. Ben presto, la popolazione della colonia di Victoria passò da 80.000 a 300.000 abitanti. Non occorse molto tempo prima che i governatori britannici pensassero di raddoppiare il costo di una licenza mineraria, dopo aver istituito una Commissione per l'oro che introduceva pesanti controlli sulle concessioni. I minatori - molti dei quali erano stati coinvolti in rivolte e rivoluzioni nelle loro terre d'origine - crearono, a loro volta, una Lega per la riforma, che ben presto diede luogo ad una vera e propria rivolta. I ribelli innalzarono una palizzata, sventolando la loro famosa bandiera, e fecero il seguente giuramento: "Noi giuriamo sulla Croce del Sud di restare uno accanto all'altro per difendere i nostri diritti e la libertà".
Il 3 dicembre 1854, il 40° reggimento militare, all'alba, attaccò la sgangherata palizzata di Eureka, ed ebbe ragione dei ribelli; il tutto, in pochi minuti - il bilancio dei morti fu di 22 minatori e di sei soldati.
Tutto sarebbe potuto finire lì, con il clamoroso fallimento della ribellione, se non fosse stato per il fatto che gli inglesi si fecero trascinare dalla cosa. Tredici capi dei ribelli vennero processati per alto tradimento. Ma la giuria ritenne che quella di Eureka era stata una sommossa e non una rivolta. E così, in rispetto alla legge, tutti gli imputati furono assolti e il governatore fu costretto a concedere l'amnistia a tutti i ribelli contumaci. Nel giro di un anno, le odiate tasse sulle licenze vennero tagliate, ai minatori venne concesso il diritto di voto e la colonia acquisì un parlamento eletto democraticamente.
Fu una vittoria politica sorprendente ed improbabile, che, anni dopo, avrebbe ispirato un episodio veramente eroico della storia australiana: il movimento per il suffragio delle donne tra il 1880 e il 1890.