L'Inghilterra di Roy Hodgson vince una partita rocambolesca e contrassegnata dalle numerosissime occasioni da gol da una parte e dall'altra. Amarezza per Ibra e compagni che salutano l'europeo già al secondo turno. Partita bellissima che inizia subito all'insegna dell'aggressività da parte di entrambe le squadre. Bravissimi Isaksson e Hart, a respingere le prime iniziative offensive degli attacchi a confronto. L'Inghilterra passa al 23': cross di Gerrard dalla trequarti, che pesca in mezzo all'area il suo compagno nel Liverpool Carroll, fantastico colpo di testa del centravanti inglese, su cui Isaksson nulla può. La Svezia non reagisce e l'Inghilterra spreca diverse occasioni per chiudere la partita, l'unico a reagire è il solito Ibrahimovic, che gioca una partita di sacrificio, ma è troppo solo là davanti per poter impensierire seriamente la difesa inglese.
Nella ripresa la squadra scandinava entra con un piglio decisamente diverso, mentre l'Inghilterra si fa un bel sonnellino di almeno venti minuti. Al 49' arriva il pareggio: sugli sviluppi di una punizione di Ibra deviata dalla barriera, il pallone giunge a Mellberg, l'ex bianconero riesce a calciare in porta, deviazione di Hart e poi è Johnson che pasticcia in scivolata e non riesce ad evitare il gol svedese. Passano dieci minuti e la Svezia ribalta il risultato, ancora con Mellberg. Il difensore centrale sale su un calcio piazzato e di testa (o meglio, di faccia) segna il gol del vantaggio. Gli inglesi si svegliano e cercano subito il pari, Hodgson spedisce Theo Walcott in campo, mossa che si rivela decisiva. L'ala dell'Arsenal rimette le cose apposto al 64', con un gran destro da fuori, poi al 78' va via in velocità alle maglie gialloblu, consegnando a Welbeck l'assist decisivo: l'attaccante dello United segna forse il gol più bello della sua carriera, deviando con un colpo di tacco il cross di Walcott e ribaltando ancora una volta il risultato. La Svezia si spegne definitivamente ed è anzi l'Inghilterra a mancare il colpo del KO con Gerrard.
Finisce 3 a 2 per gli inglesi, che ora non possono farsi sfuggire la qualificazione ai quarti, che prima di questo europeo, pareva quasi impossibile. Ai britannici basterà infatti un pareggio con l'Ucraina, mentre una sconfitta sarebbe fatale. Torna invece a casa la Svezia di Ibra, squadra troppo disunita e troppo dipendente dal campione rossonero, che il più delle volte deve fare tutto da solo perchè poco aiutato in fase offensiva. Salvo clamorose sorprese, il girone D sembra ormai deciso.
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