Prima giornata e subito spettacolo amisci.
Polonia-Grecia. No, dico. Polonia-Grecia. Due paesi che si fa fatica a immaginare come possano mettere su delle nazionali di calcio. La Grecia, voglio dire, ogni commento sarebbe superfluo. Ha messo insieme una ventina di individui che sembrano sempre sul punto di scatenarsi in un delizioso sirtaki, giusto per dare la possibilità alla stampa italiana di giocare coi doppi sensi sull’uscita della Grecia dagli Europei/dall’Euro. Ci sono redazioni col pepe al culo per questa cosa, ci scommetto. Tenete duro, non dovrete aspettare tanto. La Grecia è così scarsa che dovrebbero levarle anche l’Europeo del 2004. E almeno un paio di edizioni di Giochi Senza Frontiere.
Questo il gol della Polonia.
Questo il c.t. dei greci, Fernando Santos, prima degli Europei.
“Abbiamo perfezionato la fase difensiva; ora dobbiamo crescere per quanto riguarda il possesso palla”.
Comunque, 1 a 1.
Nell’altra partita, dopo un inizio interlocutorio in cui sembrava che la Russia potesse travolgere la Repubblica Ceca con almeno 4 gol, la Russia ha effettivamente travolto la Repubblica Ceca con 4 gol. Perché il calcio è uno sport strano, in cui può succedere di tutto, ma spesso succede esattamente quello che deve e se uno gioca senza difesa, prende 4 gol. Anche quando hai un projecto, figurati se non c’hai nemmeno quello.
Per la cronaca, alla vigilia un orgoglioso Bilek, c.t. dei cechi, aveva alzato la voce “NON SIAMO LA SQUADRA PIU’ DEBOLE DEL GIRONE!”. In effetti, da questo punto di vista, coi greci sarà una sfida molto appassionante.
L’orgoglioso Bilek ci ripensa. Ne avrà per un po’.