Dopo l'incidente dell'anno scorso, la partita Albania-Serbia per la qualificazione agli europei 2016 potrebbe saltare se non viene garantita la sicurezza dei serbi. Ieri è stato preso a sassate il pullman serbo a Tirana.
La Federcalcio di Belgrado dopo i sassi lanciati ieri contro il pullman serbo a Tirana, ha riferito che se non viene garantita la sicurezza della nazionale e dei tifosi i giocatori non scenderanno in campo. Fortunatamente l'aggressione di ieri non ha provocato nessun ferito, ma solo un vetro infranto. Belgrado aveva subito inoltrato una nota di protesta convocando l' ambasciatore albanese, ma quest'ultimo non si è presentato al ministero degli Esteri serbo.
La capitale albanese è blindata da 48 ore in vista dell'evento; e mercoledì sera il centro della città ha assistito a un vero e proprio corteo di auto, camionette e moto della polizia che scortavano il pullman della nazionale di Belgrado dall'aeroporto verso l'albergo.
Il premier serbo Aleksandar Vucic ha comunicato che non si presenterà allo stadio di Elbasan questa sera a causa dell'eccessiva politicizzazione dell'evento ed ha proseguito il discorso condannando l'attacco di ieri al bus della nazionale serba:
"Dopo varie telefonate con il premier albanese Edi Rama ho deciso di non andare a Elbasan, per fare in modo che i principali protagonisti della partita siano i giocatori e lo sport [...] Chiedo alle autorità albanesi di garantire la massima sicurezza a tutti i cittadini serbi prima, durante e dopo la partita."
La sfida prevista questa sera ad Elbasan, a meno di cinquanta km da Tirana si preannuncia molto tesa. Sopratutto dopo caos avvenuto un anno fa, quando un drone è entrato in campo con la bandiera delle "Grande Albania" e la scritta "Kosovo libero" svolazzando sulle teste dei giocatori, la tirò giù il serbo Mitrovic, poi circondato dai giocatori albanesi offesi per il gesto si scatenò una rissa in campo con l'intervento anche dei tifosi. L'incidente provocò la sospensione della partita, che è stata poi data vinta a tavolino dalla Uefa all'Albania.
M.E.