Qualche giorno fa rovistando in alcuni scatoloni ho ritrovato una vecchia fotografia, una delle prime che ho scattato. Eravamo in vacanza con la mia famiglia a Ischia avevo undici anni ed era il lontano 1992, fotografai il porto. Nello stesso anno i dodici stati CEE firmavano il trattato di Maastricht, che istituiva l’Unione Europea dal 1° gennaio 1993, quattro anni dopo tali accordi entravano in vigore anche in Italia, e nel 1999 il passaggio all’Euro cambiava,forse, per sempre le vite di milioni di cittadini della comunità Europea.
Verso la fine dell’anno 2012 in un caldo pomeriggio, non cosa rara per chi vive i sud del Mondo, pensai di visitare per la prima volta la stazione “Toledo” della quale tutti, ma proprio tutti, mi parlavano in termini entusiastici. Arrivavo da “Piscinola” fino a quel momento la mia fermata di riferimento era stata “Vanvitelli” (ogni viaggiatore ha una propria fermata di riferimento) salvo rare visite al centro storico dove di conseguenza facevo scalo a “Dante”. Giunta la fermata scesi, distratto dal frequente e ancora attuale pensiero di aver dimenticato qualcosa, mi ritrovai d’emblèe in un meraviglioso Oceano. Un mare cittadino che per la prima volta nella mia vita mi faceva prendere coscienza ed avere una visione di Napoli capitale Europea, cosi come la storia vuole.
Non mi sbagliavo.
Le stazioni dell’arte sono una vera Galleria d’arte a tappe, le fermate della Metropolitana di Napoli. Il progetto nasce con la finalità di combinare la fruizione del trasporto pubblico con l’esposizione degli utenti all’arte contemporanea, allo scopo di favorirne la conoscenza e diffusione e di riqualificare vaste aree del tessuto urbano fungendo da elemento motore per la realizzazione di nuove costruzioni che assumano il ruolo di luoghi focali della città .
Distribuite lungo la linea 1 e 6 della rete, le stazioni, accolgono più di centottanta opere d’arte realizzate da novanta autori di fama Mondiale e da alcuni giovani architetti locali. Tra le più importanti partendo dalla fermata “Garibaldi” complesso ed articolato intreccio di scale mobili nato dalla matita dell’architetto Francese Dominuque Perrault ispiratosi alla “Tube” Londinese. Dal talento di Karim Rashid nasce ”Università” fermata eclettica e piena di colori, concepita per simboleggiare l’era digitale e l’informazione. “Dante” progettata da Gae Aulenti ha riguardato anche la risistemazione urbanistica dell’omonima piazza, rispettando l’impianto settecentesco e che ospita, tra le altre, l’opera di Michelangelo Pistoletto, Intermediterraneo, una lastra specchiante che intende simulare il mar Mediterraneo. E’ lo stesso Architetto Aulenti a progettare la fermata “Museo”, a pochi passi dall’importante Museo Archeologico, dove sono in mostra permanente opere di alcuni tra i più grandi fotografi contemporanei, Mimmo Iodice e Luciano D’Alessandro.”Materdei” progettato da Alessandro Mendini ha permesso un ampliamento di spazi verdi e l’installazione di opere d’arte contemporanea come Carpe diem, la statua in bronzo colorato realizzata da Luigi Serafini. “Salvator Rosa” opera dello stesso Mendini ospita, tra le tante opere, l’installazione “A subway è chiù sicura” tre fiat 500 automobili di Perino&Vele realizzate in ferro, cartapesta e vetroresina che incarna il concetto di sicurezza della Metropolitana.
Nel cuore del Vomero “Vanvitelli” ospita la spirale blu in neon sabbiato, policarbonato e carta di Mario Merz. L’installazione, realizzata dall’artista poco prima la sua morte. Mi piace ricordare le opere del Maestro Felice Pignataro uno dei più grandi artisti Muralisti di ogni tempo esposte attraverso istallazioni Fotografiche alla stazione “Piscinola”.
Ultima, solo in ordine cronologico, “Toledo”: progettata dal designer spagnolo Óscar Tusquets Blanca si colloca tra le maggiori attrazioni turistiche presenti in città e in una città dall’ infinito patrimonio artistico non è un fattore da sottovalutare. Da non perdere oltre al “Cavaliere di Toledo” di William Kentridge, i due grandi mosaici dello stesso artista Sudafricano e realizzati dal mosaicista Costantino Aureliano Buccolieri raffiguranti scene tipiche della società Napoletana, da San Gennaro ai simboli della Repubblica Napoletana passando per Pompei. Il corridoio di “Montecalvario” con le fotografie scattate da Oliviero Toscani in vari punti del centro storico della città per la sua iniziativa Razza Umana/Italia.Ed in fine La galleria del mare di Bob Wilson: un ambiente completamente mosaicato a motivi marini fotografata da migliaia di turisti e diventata famosa in tutto il Mondo.
Le stazioni dell’arte sono una delle poche cose concrete che l’Europa ha restituito alla nostra comunità: costruita sfruttando in gran parte i fondi dell’Unione Europea la metropolitana di Napoli, tuttora in fase di espansione attraverso la costruzione di nuove stazioni, oltre a portare vantaggi indiretti a tutta la popolazione dell’area metropolitana (2,6 milioni di abitanti), migliorando la qualità e la quantità dei servizi disponibili per i pendolari e riducendo il congestionamento del traffico per chi guida, ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello Internazionale. Il 30 novembre 2012, la stazione “Toledo” è stata premiata come la più bella d’Europa dal quotidiano “The Daily Telegraph”, mentre quella di “Materdei” è risultata al 13º posto. Il 4 febbraio 2014 la CNN ha eletto la stazione Toledo come la più bella d’Europa.