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Euro U21: che Italia! Poker e semifinale

Creato il 08 giugno 2013 da Mbrignolo

norgeTECNICA (Tel Aviv, Israele). L’Accademia del calcio prende sede, almeno per una sera, in Italia. Il popolo di Israele può solo che applaudire il gioco magistrale degli Azzurrini: concreti, sereni, scolastici. Ma niente compitino, solo dimostrazione di forza e messaggio importante alle dirette rivali. L’Italia c’è. Lo schiaffo calcistico ai padroni di casa è sonoro quanto l’accompagnamento di un pubblico ineccepibile in uno stadio, come quello di Boomfield, perfetto per questa manifestazione. C’è supporto e, di conseguenza, anche risultati.
La macchina di Mangia, oliata e rifinita a dovere nella prima partita contro l’Inghilterra, non fa scherzi e non si inceppa. Se non al momento dell’infortunio, speriamo lieve, di Lorenzo Insigne, perfetto interprete sulla sinistra della prima mezz’ora di gara. La caviglia fa crac, l’uscita in barella non è confortante, ma speriamo tutti che possa rientrare al più presto uno dei giocatori simbolo di questa U21 che stupisce.
Il calibro dell’avversario è modesto ma non insignificante, come dimostrato dai primi minuti di gioco. Il ritmo infernale rende il match affascinante, in completa antitesi con ciò che ieri sera ha dimostrato la nazionale maggiore. Altri ritmi, altre motivazioni, mai una parola fuori posto. Stupisce come la nostra Italia sia stata capace di metabolizzare in così poco tempo le direttive di Mangia, mettendo sul campo un 4-4-2 (talvolta 4-2-4) realmente competitivo.

La macchia dell’infortunio a Insigne non cancella una prestazione complessivamente da 9 in pagella. Mai più di due tocchi, velocità e dedizione da parte di ognuno. Verratti è personalità, Gabbiadini è fantasia, Immobile è sacrificio. I dati parlano di uno schiacciante 70% di possesso palla a nostro vantaggio e ben 10 conclusioni nello specchio della porta, degnamente difesa da Klayman, autore di più parate decisive, in particolare quando ancora il risultato era in equilibrio. A mettere in discesa la partita ci pensa Saponara dopo 18 minuti, ma sarebbe più corretto parlare di gol dell’Italia intera: l’azione parte da Insigne che, dopo una bella serpentina, con un ottimo lancio imbecca in area di rigore Immobile, il quale con altruismo e lucidità appoggia dietro per la botta angolata del giocatore ex Empoli.
Il rosso diretto a Golasa sul finire del primo tempo dopo un doppio intervento duro su Insigne e Gabbiadini, non cambia la sostanza del match: dominio era, dominio sarà sino alla fine. E’ Manolo Gabbiadini a prendersi la scena a cavallo tra primo e secondo tempo. Due gol molto belli che confermano il suo talento e il sinistro pregiato. A chiudere tutto ci pensa Florenzi in slalom, per il poker finale e la qualificazione matematica alla semifinale.


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