TECNICA (Israele). Stuart Pearce esce a testa bassa insieme ai suoi giocatori. L’Inghilterra soccombe malamente alla nazionale norvegese e abbandona prematuramente e a sorpresa questo Europeo israeliano. Nonostante gli scandinavi siano stati nettamente inferiori sotto il punto di vista del possesso palla, non vi è mai stato durante tutto il match un filo rosso che coniugasse il gioco inglese, monotono e infruttuoso. Così, a quota zero punti in due partite, la nazionale inglese, partita con convinzioni e aspettative da grande protagonista, si ritrova a fare le valigie.
La Norvegia, dal canto suo, conferma di essere una grande outsider del torneo, sebbene abbia pareggiato 2-2 il primo match contro i padroni di casa dell’Israele. Pedersen è l’uomo chiave, di vitale importanza con le sue temibile folate offensive. Bocciata in toto la difesa inglese, colpevole in almeno due dei tre gol fatti registrare dalla Norvegia. Caulker e Dawson, giocatori esperti e già nel giro della prima squadra, rispettivamente con Tottenham e Bolton, non si sono rivelati all’altezza.
3-1 è il computo totale di un match testimone della gioia nordica e del pianto britannico. Il primo tempo, nonostante il 74% del possesso palla a favore dell’Inghilterra, si conclude incredibilmente 2-0: prima la bella girata in area di rigore (forse viziata da fallo di mano) di Semb Berge, poi il bel sinistro di Berget tacciono la zona anglofona dello stadio. La seconda frazione, cominciata al grido di rimonta, è solo triste conferma della vacuità inglese. Eikrem chiude i conti al 53′ con un bellissimo destro di prima intenzione sotto la traversa, trafiggendo Jack Butland. Poco dopo Dawson su rigore prova a dare spazio alle speranze di recupero, ma il match si chiude inesorabilmente senza ulteriori colpi di scena. Inghilterra fuori dal torneo, la Norvegia può gioire.