Terzo appuntamento con le stranezze e le cantonate della tv pubblica alle prese con l’esclusiva degli Europei di Calcio in Polonia e Ucraina.
“Segnali di risveglio da parte dei sovietici”. Ci telegrafa dalla Polonia Fulvio Collovati, durante il match fra i padroni di casa e la Russia.
Danimarca-Portogallo, inni ancora nelle orecchie: “Formazione portoghese che tenta sempre, in questo avvio, di sfondare per vie centrali”. La ponderata analisi tattica di Gianni Bezzi dopo 40 secondi di gioco.
Forti (e infondate) le perplessità espresse dallo stesso Bezzi sulla regolarità del primo gol danese di Bendtner. Testuale: “inizialmente qui l’azione però… era irregolare la posizione di Bendtner, quando però non è stato servito del pallone, però ha partecipato”. Corre in suo aiuto Vincenzo D’Amico “Partecipato forse no, era scavalcato comunque dal pallone, credo non abbia condizionato nessuno”. Ma il buon Gianni non è convinto: “comunque la posizione lascia qualche dubbio”. Eh sì, sì, sì, regola 11, questa sconosciuta.
Parte il recupero del primo tempo e Bezzi ci ricorda con sicurezza il punteggio: “2-1 per la Danimarca”. Come no!
Sempre lui – un uomo un perché avrebbe detto la Gialappa’s – il poliedrico Gianni Bezzi ripercorre la storia recente della panchina portoghese: “Bento, subentrato a Queiroz che aveva fallito la qualificazione al Mondiale 2010”. Noi ricordiamo un ottavo di finale a Cape Town fra Spagna e Portogallo, deciso da un gol di Villa, e prima ancora un girone superato dai lusitani a braccetto col Brasile, ai danni della Costa d’Avorio e della Corea del Nord (con tanto di 7-0 a quest’ultima). Ma se Bezzi ha altre fonti, ce li indichi pure!
“Paola sei aperta, Paola sei aperta”. Gli inquietanti messaggi cifrati di Bezzi ad inizio secondo tempo.
Cristiano Ronaldo si divora il gol del 3-1 contro la Danimarca, Vincenzo D’Amico vede oltre: “Erano due situazioni nelle quali Ronaldo poteva chiudere la partita, non l’ha fatto e in questi casi si rischia sempre. Non vorrei portare iella…” cross e gol del pari di Bendtner. Gufata dell’anno!
E siamo ad Olanda-Germania. Fulvio Collovati si mette sulla panchina orange dopo il doppio svantaggio: “Uno dei due centrocampisti va sostituito: De Jong o anche lo stesso Van Bommel, anche se è il genero dell’allenatore, questo non vuol dire… se è un peso per la squadra lo devi sostituire”. Riunione di famiglia.
Collovati fa il modesto dopo la clamorosa occasione sciupata di testa dal tedesco Badstuber: “Devo dire che nella mia carriera a me non mi è mai capitato”. Modesto anche l’uso dell’italiano.
“Muller, Muller, gooooooool. Anzi Gomez, scusate”. Sbaglia anche Stefano Bizzotto e ci sembra più umano: è uno dei pochi a salvarsi di tutta la squadra Rai Sport in Polonia e Ucraina. Ma stia attento, chi va con Collovati…
“Loew scherza col raccattapalle, cerca di smascherare un po’ la tensione”. Fulvio, dicci almeno chi ci si nasconde dietro.
All’ennesimo “l’avevo previsto” di Collovati ci sorge un dubbio: che sia l’ultimo dei Maya.
Tra i 38 modi utilizzati da Collovati per riferirsi a Schweinsteiger scegliamo “Warsteiner”, perché più dissetante.
Riccardo Marchese
(per Vavel Italia)