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Eurobasket 2° giornata: l’Italia non fallisce, Spagna e Serbia non tradiscono. Vittorie anche per Francia e Lituania

Creato il 07 settembre 2015 da Basketcaffe @basketcaffe

Dopo la sanguinosa sconfitta patita contro la Turchia nella prima giornata, i ragazzi di Simone Pianigiani avevano un unico imperativo: vincere! E l’Italia è riuscita ad acciuffare la vittoria in volata, aggrappandosi ad Alessandro Gentile, contro una Islanda ostica, caparbia, indomita. Attenzione, infatti, a dare per scontato il risultato: i ragazzi di Coach Pedersen, dopo aver fatto passare brutti momenti a Dirk Nowitzki e compagni, hanno dato tutto in campo anche contro un avversario ben più quotato.

Dopo le disastrose statistiche a rimbalzo contro la Turchia, Pianigiani parte con il quintetto pesante, inserendo Marco Cusin e lasciando inizialmente Bargnani in panchina. L’Italia parte forte con i 2 punti più tiro libero supplementare della stella dell’Olimpia Alessandro Gentile, poi però comincia a sopperire sotto il bombardamento di triple della compagine islandese, che grazie ai suoi tiratori piazza ben 5 triple consecutive con i vari Stefansson, Vilhjalmsson e Baeringsson. Ci aspettavamo un avversario estremo, sempre in movimento, a volte troppo frenetico, e i ragazzi di Pianigiani sono bravi ad aspettare il momento giusto per segnare in penetrazione, così tra alti e bassi il primo quarto si conclude con l’Italia in vantaggio di un punto. Ma Pedersen ha preparato bene i suoi che continuano ad aprire magnificamente il campo e a segnare dall’arco, alla fine del secondo quarto il range da 3 sarà di 7/11. L’Italia resiste grazie ai suoi uomini più importanti: Datome fa il Datome (segna, fa segnare, si prende falli), Bargnani è dominante sotto canestro ma soprattutto si rende protagonista di due stoppate con cui zittisce i suoi detrattori; le squadre vanno negli spogliatoi con gli Azzurri in vantaggio per 41-37.
Nel terzo quarto il copione non cambia: Italia sempre avanti, Islanda che non cede di un millimetro e assapora per qualche secondo il vantaggio grazie ai 13 punti di Palsson (alla fine saranno 17), ci pensano Cinciarini e Gentile a riportarci davanti e a chiudere il periodo con il punteggio 52-48.
Cattive notizie per Pianigiani sia dall’infermeria, con Datome costretto ad uscire anzitempo per infortunio, sia dalla panchina, con Cusin e soprattutto Gallinari già protagonisti di 3 falli. A suonare la sveglia ci pensa Daniel Hackett, impalpabile fino a quel momento, che piazza 5 punti in pochi secondi; l’Islanda sembra accusare la fatica a causa delle scarse rotazioni di Pedersen, l’Italia sembra ormai in pieno possesso della partita fino a quando Gallinari viene espulso per aver commesso 5 falli. Mancano 6 minuti, l’Italia è sopra di 5 ma senza il suo capitano e il suo giocatore chiave: Palsson cerca di azzannare la giugulare della gara pareggiando e sorpassando gli Azzurri che sembrano non riuscire più a costruire nulla. Per i ragazzi di Pianigiani, il quarto periodo sembra essere un incubo che rischia seriamente di spedire a casa la nostra nazionale, ma, come contro la Turchia, questa selezione dimostra di avere carattere: Belinelli e Aradori conquistano e mettono a referto 7 tiri liberi su 7 di un’importanza fondamentale, poi ci pensa ancora uno straordinario Alessandro Gentile a suggellare la gara con 2 punti in penetrazione; alla sirena saranno 21 per la stella dell’Olimpia conditi da 4 assist.
Si, dovevamo vincere e abbiamo vinto (71-64), ma in fin dei conti è stata l’Islanda a darci una bella lezione: ci ha dimostrato che, nonostante le disparità tecniche, tattiche, atletiche, ci si può contrapporre degnamente a qualsiasi avversario, perciò guai a pensare che Serbia, Germania, Spagna, siano vette insormontabili per la nostra Nazionale: il nostro europeo è appena iniziato, ci sono 3 finali da giocare!

Qualche ora dopo, alla Mercedes Benz Arena di Berlino, la Spagna (prossima avversaria degli Azzuri) ha schiantato 104-77 proprio quella Turchia contro la quale abbiamo sofferto; per gli spagnoli, alla fine, sono 21 di Gasol e 14 di Sergio Rodriguez.
L’altra gara del girone B vedeva contrapposte le altre due capoliste: la Germania padrone di casa e la Serbia. Una partita combattutissima e giocata punto a punto; a 1 minuto dal termine succede di tutto: prima la tripla del pareggio di Shaffartzik per i tedeschi, poi a pochi decimi dalla sirena ci pensa il nuovo giocatore dei Minnesota Timberwolves, Nemanja Bjelica, a consegnare alla Serbia la vittoria 68-66 che proietta la nazionale balcanica in vetta al girone.

Negli altri gironi, da segnalare le larghissime vittorie di Francia e Lituania: i transalpini, comandano agevolmente il girone A dopo aver surclassato per 81-54 la Bosnia; la Lituania ha stravinto il derby delle repubbliche baltiche contro la Lettonia (orfana di Porzingis) per 68-49 e vola in vetta al girone D.

 

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