Eccola l’Italia che abbiamo sempre voluto vedere! Gli azzurri, alla Mercedes-Benz Arena di Berlino, battono 105-98 le Furie Rosse della Spagna nella terza giornata del gruppo B di Eurobasket 2015. I ragazzi di Simone Pianigiani, dopo il giorno di riposo che ha permesso di resettare tutto e ripensare profondamente alle prime due pessime prove contro Turchia e Islanda (seppur vinta), giocano una gara spettacolosa dal punto di vista dell’atteggiamento, dell’approccio, dell’aggressività e dell’intensità: poi il talento dei tre NBA Belinelli, Bargnani e Gallinari, connessi fin dalla palla a due, fa tutta la differenza del mondo e permette di guardare con più fiducia alle sfide contro Germania (mercoledì alle 18) e Serbia (giovedì alle 14.30).
Gli azzurri partono bene e lo si vede fin da subito perchè Andrea Bargnani, uno dei più criticati e lanciato in quintetto dal ct Simone Pianigiani, è subito aggressivo e tutta l’Italia ha un’altra faccia. Tutti concentrati, tutti attenti, tutti più veloci e convinti nel fare le scelte. Il Mago dei Nets segna 10 punti nel solo primo quarto, Gallinari gli dà una grossa mano e gli azzurri sono lì, 20-19. Nel secondo periodo la Spagna cresce, spinta da un maestoso Pau Gasol e dagli esterni Llull, Rodriguez, Fernandez e Ribas, furbi soprattutto a far commettere falli ai nostri, Ale Gentile in primis. Marco Belinelli invece non sta bene e si vede ma trova il modo di mettere qualche canestro e i liberi del -3 sul 45-42 alla pausa.
E’ nel secondo tempo che gira la partita. Bargnani riprende da dove aveva smesso, Gallinari sale in cattedra con jumper, penetrazioni al ferro e assist magistrali – spettacoloso uno per mandare a schiacciare Cusin, pure lui positivo – mentre Belinelli prende letteralmente fuoco. L’uomo da San Giovanni in Persiceto si mette in modalità “stufa” e comincia a crivellare il canestro della Spagna con le triple: segna 17 punti nel solo terzo quarto, 25 nel secondo tempo e 27 alla fine con 7 su 9 da tre. Meno male che non stava bene “Pokerface”! Una volta avanti, l‘Italia non si volta più indietro: sono Bargnani, 18 punti e una difesa a tratti superlativa su Gasol, con una schiacciata su assist di Beli (per il 93-81) e Ale Gentile con un tap in a rimbalzo e una linea di fondo regale a chiudere definitivamente il match.
Alla Spagna di Sergio Scariolo, che non subiva più di 100 punti agli Europei (senza overtime) dal 1989, non bastano i 13 punti di Mirotic e i 34 punti con 10 rimbalzi e 5 assist di un regale, maestoso, devastante Pau Gasol. Purtroppo per le Furie Rosse però il pivot ex Lakers è stato l’unico a giocare con una certa continuità nell’arco della gara. Viceversa l‘Italia ha saputo restare a galla in un primo tempo con alti e bassi, ma nettamente meglio rispetto alle gare con Turchia e Islanda, mentre nella ripresa è riuscita, sempre con aggressività e decisione in ogni giocata eseguita, a punire le scelte degli avversari e ad azzannarli alle giugulare con le perle di puro talento dei sui assi NBA. Gallinari, dopo i 33 alla Turchia, ne rifila 29 alla Spagna, tutti di assoluta bellezza. Degni di nota anche i 13 con 6 rimbalzi di Ale Gentile e gli 11 di Aradori, che nel finale si becca anche una manata del solito sporco Rudy Fernandez e per la bravura dei compagni evita di rovinare tutto andando magari a restituire il favore all’avversario.
7/9 3pts FG… Belinelli is on #ESPITA #EuroBasket2015 pic.twitter.com/mljq3lBBiN
— FIBA (@FIBA) September 8, 2015
Impossibile non notare che le percentuali sono cresciute – 53% da due, 11 su 24 da tre – e si sono limitate le palle perse – appena 3 a fronte di 24 assist – ma questo non deriva dal fatto che il ct Pianigiani abbia stracciato il playbook e ne abbia creato un altro o che i ragazzi – comunque più motivati dall’infortunio di capitan Datome – abbiano bevuto dalla borraccia di Duffy Duck in Space Jam. Semplicemente sono scesi in campo più motivati, più aggressivi e più decisi: questo ha permesso di eseguire in attacco col doppio della velocità che si riflette in tiri più aperti e maggiore circolazione mentre in difesa tutti, da Bargnani in giù, hanno piegato le gambe, hanno scivolato, hanno fatto tagliafuori e si sono aiutati come sempre si dovrebbe. Questo non è un arrivo per l’Italia ma un punto di partenza per le gare con Germania e Serbia e, speriamo, la seconda fase a Lille.
Nelle altre gare del gruppo B la Serbia travolge 93-64 l‘Islanda con 15 punti di Nedovic e fa un passo verso gli ottavi mentre si complica il cammino della Germania, battuta molto più nettamente di quello che dice l’80-75 finale dalla Turchia condotta da 17 punti di Osman e 16 di Erden. Nel gruppo C invece resta imbattuta la Grecia che piega 79-68 la Georgia con 19 punti di Calathes mentre la Croazia strapazza 73-55 la Macedonia con 15 di Saric. Fatica ma vince la Slovenia, 81-74 contro l’Olanda con 16 punti di Prepelic.