EuroCamp 2010: le star del futuro

Creato il 08 giugno 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

Ieri si è concluso l’Adidas EuroCamp, iniziato sabato, che ha visto sfidarsi 50 dei migliori prospetti “draftabili” del mondo, esclusi quelli che giocano negli Stati Uniti.
Gli addetti ai lavori come al solito hanno riempito la Ghirada, centro d’eccellenza dello sport a Treviso; tra gli altri c’era anche Larry Bird, venuto a vedere come poter migliorare la situazione dei suoi Pacers. Ma tutte le squadre NBA hanno mandato almeno un loro emissario, tra i quali i nostri Andrea Gracis (Sacramento Kings), Massimo Biasin (Oklahoma City Thunder) e Adam Filippi (Los Angeles Lakers). Come “contorno” sono passati anche alcune star della NBA, ovviamente uomini Adidas, come Nicolas Batum e Martell Webster!
Passiamo alle cose importanti: il livello quest’anno è sembrato un po’ più basso rispetto a 12 mesi fa, anche se più di qualcuno ha messo in mostra delle doti davvero poco comuni!
Il giocatore che probabilmente ha giocato meglio nell’arco della tre giorni è stato il tedesco Robin Benzing (208cm, 1989, Ulm): bel giocatore, molto tecnico, ma forse un po’ poco “combattivo” per gli standard NBA.
La parola elettrizzante invece si addice benissimo ai due giocatori del Badalona: il playmaker spagnolo Josep Franch (192cm, 1991), che mi sentirei di definire il nuovo Rubio; e la guardia Ceca David Jelinek (195cm, 1990), un concentrato di pallacanestro offensiva con poco razziocinio, ma tantissimo talento!
La fascia di Mr. Eleganza se la becca senza neanche mettere il suo vestito migliore Mindaugas Kuzminskas (204cm, 1989, Siauliai): ala piccola atletica e molto tecnica, anche se un po’ troppo leggera per poter competere già da subito in campionati più competitivi.
Honorable mention per Lucca Staiger (196cm, 1988, Alba Berlino)… sembra arrivato dall’October Fest ma la caccia che è un piacere, questo è già un giocatore da Eurolega!
I due italiani non si sono comportati benissimo: Roberto Rullo sembra essersi un po’ perso rispetto al giocatore totalmente dominante a livello giovanile, mentre Pietro Aradori sembrava piuttosto disinteressato sapendo che il suo futuro sarà probabilmente in Toscana.


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