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Eurolega, 3a giornata Top 16: Bamberg piacevole sorpresa

Creato il 18 gennaio 2016 da Basketcaffe @basketcaffe

Nella terza giornata delle Top-16 saltano diversi pronostici auspicati alla vigilia: il Brose Bamberg viola il Pireo di Atene, infliggendo la prima sconfitta all’Olympiakos mentre la Stella Rossa Belgrado supera il Panathinaikos al termine di un match a lungo dominato. Mantiene l’imbattibilità il Fenerbahce di Obradovic grazie alla vittoria casalinga contro il Lokomotiv Kuban che la porta in testa al gruppo E. Il Cska Mosca fa suo il big match con il Barcellona mentre il Real Madrid batte con qualche sofferenza di troppo lo Zalgaris Kaunas guidato in panchina da Sarunas Jasikevicius. Importanti i due punti strappati dal Khimki a Vitoria che rendono il girone F ancora più equilibrato ed imprevedibile.

MVP

Felipe Reyes. Il centro atipico del Real Madrid salva i Blancos da una clamorosa debacle in casa contro lo Zalgiris dopo la rimonta dei lituani. Il Bufalo spagnolo chiude con 24 punti frutto di un 6/10 da due e 2/2 da tre per 32 di valutazione, dimostrandosi un importante jolly in uscita dalla panchina di coach Laso. Le difficoltà dei madrileni sono evidenti, con Taylor e Thompkins mai pienamente inseriti, Mačiulis e Nocioni troppo discontinui e Fernandez e Llull out per infortuni ma Felipe resta un punto saldo nel gioco degli spagnoli. Per sopravvivere in un girone che annovera ben sei possibili team da Final Four Reyes dovrà continuare a giocare da leader ed avere un ruolo determinante per permettere il passaggio del turno ai campioni in carica.

TOP

Brose Bamberg. Superare l’Olympiakos al Pireo dominando anche di oltre venti punti non è cosa da tutti, anzi, quest’anno era una cosa in cui nessuno era ancora riuscita. Il Brose Bamberg sigla l’impresa della settimana, conquistando senza nessuna previsione la testa del girone F. Darius Miller, 23 punti con 4/6 da tre, Niccolò Melli, 7 punti, 6 assist e 13 rimbalzi e Jānis Strēlnieks, 15 punti, sono gli eroi di giornata, i volti puliti di un team che giorno dopo giorno si conferma la vera attrazione dell’Euroleague. Coach Trinchieri sta svolgendo un lavoro incredibile in Germania, imprimendo al team di Bamberg una dimensione internazionale. Ottime percentuali da tre punti (52% nella vittoria di Atene) e difesa solida i segreti del miracolo tedesco che dopo aver superato Spanoulis e compagni non si pongono più confini.

FLOP

Panathinaikos. La formazione di coach Djordevic incappa in una sanguinosa sconfitta ad Oaka per mano dello Stella Rossa Belgrado. I Verdi di Atene sono apparsi impalpabili e spenti, quasi consumati dalle recenti critiche mosse alla formazione greca. James Gist, 15 punti, è l’unico a salvarsi tra i padroni di casa, mentre Sasha Pavlovic e Antonis Fotsis entrambi a zero punti sono i volti delle difficoltà dei greci. Raduljica e Calathes, 19 punti in due, risultano troppo discontinui mentre Diamantidis dà la sensazione di non poter fare sempre gli straordinari. Il 12% dall’arco (3/24) e i 63 punti segnati contro una squadra tutt’altro che imbattibile sono un campanello d’allarme che coach Djordevic non può ignorare, altrimenti i playoff resteranno solo un miraggio.

SURPRISE OF THE WEEK

Cory Higgins. Il Cska Mosca di Teodosic, De Colo e Vorontsevich? Ora è anche un po’ il Cska Mosca di Cory Higgins. La guardia americana, proveniente dall’università del Colorado, classe 1989, passo dopo passo sta prendendosi la leadership dell’armata rossa. I 20 punti siglati contro il Barcellona, con 4/5 da tre, testimoniano l’ascesa dell’americano che prima di ritornare alla base vorrebbe regalare l’Euroleague al Cska Mosca. Con il ruolo di guardia coperta da Teodosic e De Colo, e quello di lunghi da Vorontsevich e Hines, coach Itoudis invocava una guardia/ala capace di vantare ottime percentuali al tiro. Ha trovato Cory Higgins.

MAN OF THE WEEK

Coach Sarunas Jasikevicius. Che emozione vedere a bordo campo Jasikevicius in giacca e cravatta nel ruolo di coach. Il lituano non ha perso la grinta e la leadership dimostrata sui parquet di mezza Europa, tra Tel Aviv, Atene, Kaunas e Barcellona, incitando i suoi giocatori nella difficile trasferta di Madrid. Il risultato non sorride allo Zalgaris che paga cinque punti nei confronti dei campioni d’Europa ma la reazione auspicata alla vigilia c’è stata. Le sconfitte nette subite contro Bamberg e Vitoria sembrano un ricordo, sepolte sotto il carisma del più grande giocatore lituano degli ultimi dieci anni. La situazione resta disperata (0-3) ma ora c’è un Jasikevicius in più a Kaunas.

 

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