Jamel McLean, Olimpia Milano – © 2015 Simone Lucarelli Photos
Settimana giornata di Eurolega che procede con le consueta carrellata di emozioni e sorprese, ampliate dal fatto che ormai i giochi si stanno delineando definitivamente. Dopo il Cska Mosca, diverse formazioni hanno ottenuto il pass anticipato per le Top Sixteen, mentre altre rischiano di guardare l’Euroleague solo da spettatori, uscendo precocemente dalla competizione. Le italiane vivono una settimana alterna, divisa tra la vittoria casalinga di Milano contro l’Efes e la sconfitta di misura di una Sassari che nel freddo di Mosca ha salutato le flebili speranze del passaggio del turno.
MVP
James Mclean. Finalmente dirà qualcuno a Milano, perché dopo diverse delusione, il pivot statunitense disputa una partita incredibile che regala di fatto la vittoria casalinga alle scarpette rosse. 26 punti con 9/10 da due per 36 di valutazione sono le cifre espresse dal talento ex Alba Berlino. Senza il miglior realizzatore dell’Euroleague, Alessandro Gentile, fermo ai box per un risentimento, coach Repesa ha dovuto responsabilizzare i suoi giocatori, venendo ripagato brillantemente. La strada per il passaggio del turno resta in salita, ma un la speranza resiste.
#Euroleague Jame l McLean @Melx22 guida @OlimpiaEA7Mi al successo sull'Efes ed è l'MVP del 7^ turno https://t.co/dM3wpOfkQc
— Basketcaffe.com (@Basketcaffe) November 28, 2015
TOP
Fenerbahce Istanbul. Una domanda è inevitabile, e se fosse davvero l’anno del Fenerbahce? La squadra di coach Obradovic, reduce da un’estate importante sotto il profilo del mercato, ha trovato quadratura ed equilibrio, eliminando lo sbilanciamento offensivo che era costato caro alle Final Four. Dopo la vittoria per 81-64 ottenuta contro lo Strasburgo, la formazione turca ha strappato il pass per le Top Sixteen, staccando la concorrenza di Khimki e compagnia. Oltre all’attacco convincente (con cinque uomini regolarmente in doppia cifra), nell’equilibrio giallo-nero colpisce una difesa brillante e aggressiva che spaventa le grandi d’Europa.
FLOP
Real Madrid. Non c’è pace per la compagine di coach Laso. La formazione madrilena, convincente in Liga Acb (6-1) crolla ancora in campo internazionale, subendo la quinta sconfitta in sette match sul campo della Stella Rossa Belgrado. La qualificazione ora è in salita, complicata da una situazione di nervosismo e paura che rischia di far saltare l’ambiente dei blancos. Nel crollo di Belgrado colpiscono le difficoltà di Fernandez, Taylor e Maciulis, due punti in tre, e la staticità di un gioco che la scorsa stagione aveva regalato ben cinque titoli. Il capitolo difesa non sorride e, con 606 punti incassati in sette giornata, i madrileni sono la peggior difesa d’Europa, superando di sei punti la Dinamo Sassari. Ora di chiamate a disposizioni di Laso non c’è ne sono più e per sperare nelle Top Sixteen e mantenere la panchina del Real Madrid occorrerà battere Fenerbahce e Khimki.
MAN OF THE WEEK
Maik Zirbes. Probabilmente Fernandez e compagnia sono rimasti sorpresi dalla incredibile prestazione di Zirbes, che prima di venerdì restava un tedesco semisconosciuto che non aveva ancora dimostrato il suo pedigree. Eppure il centro classe 1990 di strada ne ha fatta tanta, passando dal modesto TBB Trier al Bamberg e poi a Belgrado, sponda Stella Rossa. Sotto le plance in una sfida da brividi Zirbes ha portato a scuola Ayon, Reyes e Nocioni, chiudendo con 10/12 dal campo per 26 punti totali. La sorpresa ora viaggia a 15 punti di media, cifre che certificano che ormai bisogna fare i conti anche con lui per il ruolo di centro.
SOURPRISE OF THE WEEK
Andre Trinchieri. Un po’ di Italia nella settima giornata di Eurolega, incarnata dalla bravura di coach Trinchieri, traghettatore del Bamberg sino alle Top 16. La formazione tedesca ha superato il Darussafaka Istanbul in Turchia, strappando la qualificazione. Un risultato incredibile per una formazione di tutto rispetto che si è piazzata subito dietro le corazzate Cska Mosca e Unicaja Malaga, superando più quotati rivali, su tutti il Maccabi. Difesa poco battuto e collettivo equilibrato le carte che hanno permesso ai tedeschi di centrare il risultato, valorizzando un allenatore che in Italia ora rimpiangono e non poco.