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Eurolega, 7a giornata Top 16: Ayon guida la rimonta madrilena

Creato il 15 febbraio 2016 da Basketcaffe @basketcaffe

La settima tornata delle Top-16 di Eurolega sembra rispecchiare le gerarchie del fattore campo, confermando per una volta i pronostici auspicati alla vigilia. Il Fenerbahce continua la sua marcia immacolata strapazzando in casa l’Unicaja Malaga (80-59). Il Cska Mosca fa la voce grossa in casa contro un Olympiakos (92-85) che rischia seriamente di mancare il passaggio del turno, mentre il Barcellona soffre ma archivia al Palau Blaugrana la pratica Zalgaris (92-86). Il Lokomotiv Kuban non sbaglia in casa contro il Darussafaka Istanbul e il Laboral Kutxa si conferma il team più in palla demolendo il Bamberg (90-64). La partita più attesa della settimana si chiude con l’unica vittoria esterna, con il Real Madrid che viola il parquet di Mosca, sponda Khimki.

MVP

Gustavo Ayon. Che partita del messicano. Il centro del Real Madrid distrugge la frontline dei russi disputando una partita incredibile, che recita 24 punti con 10/12 da due, 13 rimbalzi, 5 recuperi per 41 di valutazione. I numeri passano anche in secondo piano a dispetto di una prestazione continua, assoluta e dominante. Con Reyes out per infortunio, Hernangomez ancora acerbo e Ndour mai pienamente inserito nel roster di Laso, il messicano ha dominato nel pitturato dei moscoviti, insegnando basket per trentasei minuti. Il Real lotta per la qualificazione in un girone difficile e complicato ma Gustavo è pronto a riconfermarsi campione d’Europa.

TOP

Panathinaikos. Una prestazione finalmente convincente quella del PAO che regola in casa l’Efes Istanbul. Coach Djordevic sembra aver sistemato i difetti di equilibri accusati durante la fase a gironi, conferendo una forma concreta al greci. Calathes ha cominciato a far girare la squadra, Raduljica partendo dalla panchina risulta più affidabile (23 punti), e Gist, Feldeine e Pavlovic (30 punti in tre) ripartiscono i tiri in maniera più equilibrata. Per la prima volta i Verdi di Atene sono in una posizione di qualificazione, e con coach Djordevic al timone la sensazione è che il meglio debba ancora venire.

FLOP

Anadolu Efes. Tempi duri per la formazione di coach Ivkovic che è reduce da due stop consecutivi. La situazione in classifica non è compromessa (3-4), ma gli stop contro Fenerbahce e Panathinaikos rivelano che i turchi sono ancora un gradino sotto le grandi d’Europa. I pochi punti di scarto rimediati (3 contro il Fenerbahce e 5 contro i greci) sono uno appiglio a cui aggrapparsi ma non basta per sperare in un futuro più soddisfacente. Le percentuali da due sono da primissime posizioni (62%) ma il tiro da tre resta un clamoroso deficit (3/18 per il 16%) cui Ivkovic dovrà rimediare. Jayson Granger, Cedi Osman e Dario Saric sono la chiave per i playoff?

SURPRISE OF THE WEEK

Fenerbahce. Che fosse una pretendente al titolo Europeo era scontato, che fosse così forte e pronta invece è una sospesa. Sette vittorie consecutive nelle Top-16, scarto medio di 12 punti, percentuali nelle ultime uscite da 53% da due e 55% da tre, e la sensazione che nessuno prosa fermare l’azione dei turchi. La compagine di coach Obradovic sembra imbattibile, forte di una rotazione che nonostante gli infortuni (Antic e Sloukas gli ultimi due) coinvolge Hickman, Datome, Udoh, Bogdanovic, Dixon, Kalinic oltre che il probabile MVP Jan Vasely. Da Mosca a Madrid passando per Atene si aspettano candidati per fermare i gialloneri di Istanbul.

MAN OF THE WEEK

Novak Djokovic. La Stella Rossa Belgrado necessitava di un tifoso d’eccezione per la partita contro il Cedevita e hanno chiamato il tennista numero uno al mondo. Il serbo, grande appassionato di basket, ha incitato la squadra cittadina, che ha riposto con una grande prova (94-74) contro i croati. Quincy Miller (22 punti) si sta rivelando un fattore e Vasilije Micic (14 punti e 9 rimbalzi) cresce vistosamente. La qualificazione è alla portata e con un tifoso d’eccezione come Novak tutto è più facile.

 

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