Signori, si comincia. A meno di tre settimane alla starting della Turkish Airline Eiroleague, i team europei stanno limando gli ultimi dettagli per tentare l’assalto al regno del Maccabi Tel Aviv. Da Madrid a Kaunas, passando per Instanbul la pallacanestro europea è pronta a emettere i suoi verdetti alla vigilia del primo fischio della stagione. Allacciate le cinture e sedetevi comodi perché stiamo per esplorare il meglio del basket del vecchio continente.
Girone A: sulla carta la strada per le qualificazioni alle Top 16 risulta molto aperta, ma non il capitolo della leadership che sembra già scritto. Il Real Madrid vanta un roster troppo profondo e ricco per subire un altro deragliamento nel cammino verso un trofeo che manca da quasi 20 anni.
Don Pablo Laso ha incassato l’addio di Nikola Mirotic, volato oltre oceano a Chicago, ma accoglie Maciulis, Rivers, Campazzo e Nocioni. L’ex campione olimpico argentino ricoprirà un ruolo importante nelle rotazione dei blancos, vantando quell’esperienza che a Madrid è costata la coppa lo scorso anno alle Final Four. Un Madrid che si conferma competitivo, avendo mantenuto l’ossatura della nazione spagnola LLull, Rodriguez e Fernandez più i vari Bourussis, Carroll e Slaughter. La grande supremazia sognata dal presidente Perez si è manifestata nella vittoria della Supercoppa di Spagna ottenuta umiliando il Barcellona di venti punti.
Alla spalle dei madridisti si profila una battaglia interessante, con almeno quattro team per soli tre posti: se non è remake allargato del film “Una poltrona per due” poco ci manca. I turchi dell’Anadolu Efes appaiono a un livello superiore sulla carta, rinvigoriti da una campagna acquisti faraonica, che ha portato a Istanbul Nenad Krstic e Matt Janning. Il serbo ha lasciato Mosca sparando a zero sulla società russa, ritrovando coach Ivkovic già avuto in nazionale. Nei tre anni trascorsi a indossare la canotta Cska, Nenad, ha mostrato numeri importanti con quasi 12 punti di media, conquistando tre finali di Eurolega senza riuscire mai riuscire ad alzarla. Anche la guardia statunitense Janning ha optato per Istanbul, chiudendo la parentesi alla Montepaschi Siena con l’amaro in bocca per uno scudetto sfuggito in gara 7 contro Milano. Krstic e Janning, più i confermati Perperoglou, Bjelica e la giovane stella Dario Saric, in Turchia non si scherza, anche se il vero colpo potrebbe essere in panchina, con il ritorno di coach Ivkovic. Il santone serbo, vincitore di due Eurolega con l’Olympiacos, ritorna ad allenare, dopo l’anno sabbatico.
In Lituania, sponda Zalgiris Kaunas, si punta sull’usato sicuro, con la riconferma dei senatori. Javtokas e Jankunas, quasi 10 punti di media e 8 rimbalzi per i gemelli della nazionale, garantiranno l’esperienza necessaria per fare strada nella massima competizione continentale. Ma non mancano i volti nuovi, come Darius Songaila, ala con un passato oltre oceano con le casacche di Sacramento e Chicago in Nba. Strappato ai rivali del Lietuvos Rytas, Songalia ha già scritto le pagine più interessanti della carriera avendo compiuto trentasei anni, ma ciò non gli impedirà di aiutare i lituani dello Zalgiris Kaunas nella stagione.
Altra pretendente al passaggio del turno è la Dinamo Sassari di Meo Sacchetti, seconda rappresentante del nostro campionato in Europa. Superato lo shock conseguente alla perdita dei cugini Diener, con Drake finito a Reggio Emilia e Travis a casa a pensare ai figli e non ai pick and roll, i sardi hanno allestito un’ottima squadra per competere in Europa dopo aver rilevato la licenza della fallita Siena. Sotto le plance è arrivato il centro Cusin in uscita da Cantù mente in cabina di regia spazio a David Logan, playmaker con un esperienza continentale ad Atene e Tel Aviv. Sacchetti potrà contare anche su Jeff Brooks, lo scorso anno a Caserta, e Edgar Sosa, guardia ex Biella ammirata con la casacca della Repubblica Dominicana ai mondiali spagnoli. Squadra intrigante quella sarda, trascinata dall’euforia di un popolo che si è scoperto innamorato della palla a spicchi.
Benvenuto Marco! pic.twitter.com/d6HlANtnLT
— Dinamo Sassari (@dinamo_sassari) 24 Settembre 2014
Ma un nuovo minaccia rischia di rimescolare le carte del gruppo A, perché l’ultimo posto è riservato all’Unics Kazan, fresco vincitore del qualifying round. Un team rivoluzionato da un mercato poco allineato con le politiche austerity e che ha portato in Russia vecchie conoscenze del campionato italiano. Jerrels, Langford, Sanikidze, White sono i nuovi giocattoli regalati a coach Pedoulakis per celebrare il ritorno nell’Europa che conta, dopo anni nel purgatorio in Eurocup. Se Langford si confermasse il marcatore prolifico e affidabile della scorsa edizione (che gli ha permesso di vincere l’Alphoso Ford trophy), Jerrells si dimostrasse più continuo e Fischer riuscisse a reggere il confronto con gli altri centri, l’Unics potrebbe puntare anche alla seconda posizione, insidiando i turchi di Ivkovic.
.@bc_unics is in the Euroleague, defeating @ASVEL_Basket 79-88 after a great comeback in the Qualifying Rounds finals! Congrats Unics!
— EuroleagueBasketball (@Euroleague) 26 Settembre 2014
Il ruolo di vittima sacrificale sembra destinato ai russi del Nizhny Novgorod, team con giocatori interessanti, come Antonov Semen, guardia da 11 punti di media e Terence Kinsey, ma non completi per concretizzare l’impresa. Al di la della superiorità del Real Madrid di Laso, il gruppo A dovrebbe regalarci intense emozioni, alimentate da un range di team davvero equilibrato. Le sfide più interessanti dovrebbero coinvolgere il triangolo Efes, Unics e Sassari con Zalgaris Kaunas possibile mina vagante del gruppo. Ora, la parola passa al campo, e a Rudy, Keith, David e Nenad. Feel devotion.
PRONOSTICO:
1) Real Madrid
2) Anadolu Efes
3) Unics Kazan
4) Dinamo Sassari
5) Zalgiris Kaunas
6) Nizhny Novgorod