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Eurolega: grandina su Milano, Laboral forza 102

Creato il 31 gennaio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

La Spagna aveva portato la prima vittoria per l’EA7 Milano in queste tormentate Top 16 di Eurolega (84-77 a Málaga), la Spagna porta ora la probabile sentenza definitiva sull’inadeguatezza del gruppo di Banchi in ottica quarti di finale. Il Laboral Kutxa di Vitoria non fa sconti e difende il proprio campo dall’assalto di Milano con una magistrale prestazione al tiro, in special modo dalla distanza, toccando il massimo vantaggio sul +29 e vincendo 102-83. I baschi appaiano il Nižnij Novgorod al quinto posto con il record di 2-3 e restano pienamente in corsa per la qualificazione alla fase successiva, che, al contrario, sembra ormai molto lontana per Milano, diventata ora anche la squadra con la peggiore difesa delle intere Top 16. Mancano ancora nove partite, ma aspettarsi un’inversione a U nelle prestazioni di squadra, come quella che sarebbe necessaria per tornare nella mischia, appare realmente illusorio.

Il discorso della terribile serata milanese nei Paesi Baschi lo chiarisce nei primi cinque minuti uno strabordante Dāvis Bertāns: il lettone mette a segno tutti i primi sei tiri della sua partita ed il problema serio per l’Olimpia è che quattro di essi sono da (molto) dietro l’arco. 16 punti in metà primo quarto per il classe ’92 e la sfida è già direzionata, anche perché la difesa di coach Banchi non ha contromisure sufficienti per rallentare il ritmo frenetico degli avversari. Il Laboral chiude i primi 10′ con soli tre errori dal campo ed un vantaggio che sul 34-18 appare già irrecuperabile, come sottolinea la bomba di Darius Adams sulla sirena. Alessandro Gentile ne esce comunque con 7 punti (alla fine saranno 15, frutto di un comunque modesto 5/14 dal campo), ma è l’unico a tirare la carretta, in un attacco continuamente individuale e forzato da parte di Milano.

Un sussulto fulmineo riporta l’EA7 a -12, mediante un parziale di 10-0 a metà secondo periodo, però il distacco non tornerà mai alla singola cifra. Samardo Samuels si fa finalmente valere con qualche giocata apprezzabile (metterà insieme 18 punti e 8 rimbalzi) e tanti falli subiti, ma la continuità offensiva è veramente sconosciuta per gli ospiti, che soccombono definitivamente per mano di un’altra tripla all’ultimo secondo, infilata stavolta da Mike James. Gli spagnoli completano così il primo tempo (61-42) con un eccellente 22/31 totale al tiro, mentre Milano produce un insufficiente 4/14 da tre punti e si lascia pochissime, se non nulle, speranze di rimontare.
Infatti, anche in apertura del terzo quarto continuano le scariche devastanti dei baschi, che accumulano l’impressionante somma di 74 punti in 24 minuti (metà partita NBA per intenderci), per poi rallentare comprensibilmente e gestire la questione con il contributo di molte riserve sul parquet.

Gli uomini di Navarro allungano fino all’84-61 dopo tre periodi e toccano addirittura il 94-65 con le scorribande del giovanissimo Ilimane Diop. L’incubo di un’altra imbarcata per l’Olimpia viene solamente edulcorato dall’orgoglio nel finale di partita di Linas Kleiza, che mette in totale a referto 14 punti e 8 rimbalzi e permette a Milano di aggiudicarsi come minimo il parziale dell’ultimo quarto, dopo sette frazioni di gioco perse consecutivamente considerando anche il match con il Fenerbahçe.

Si dovrà ripartire da qui, ovvero da poco: MarShon Brooks è sembrato il cugino scarso rispetto alle recenti uscite (8 punti, 4/8 al tiro, punito continuamente in difesa), Hackett fa 6 punti e 6 assist con un misero 25% dal campo, Melli segna una tripla e stop in quasi 20 minuti di impiego, Ragland anche peggio, a causa di tre palle perse e dell’1/6 verso il canestro. Dal lato opposto, invece, sono arrivate 11 triple su 18 tentativi, tra cui spicca il 4/6 di Adams (15 per lui alla sirena), affiancato a sua volta dal top scorer Bertāns (19 punti e 6/7 al tiro, praticamente a secco e a riposo dopo l’approccio devastante) e dai 16 punti di Mike James. Il Laboral, tutto sommato, fa una gran figura e si rilancia specialmente sotto il profilo psicologico, rimandando a casa l’EA7 con la coda tra le gambe, una classifica sempre più critica e l’umiliazione dei 102 punti subiti.

Il gruppo F, in cui è inserita Milano, completa il quinto turno con questi risultati:

CSKA Mosca (5-0) –  Nižnij Novgorod (2-3) 103-95 OT
Anadolu Efes (3-2) – Olympiacos (4-1) 84-70
Unicaja Málaga (0-5) – Fenerbahçe (3-2) 60-68 

Ecco com’è andata, invece, nel gruppo E, in cui anche il Real Madrid perde l’imbattibilità:

Maccabi Tel Aviv (4-1) – Real Madrid (4-1) 90-86
Stella Rossa Belgrado (1-4) – Alba Berlino (2-3) 86-69
Panathinaikos (3-2) – Galatasaray (2-3) 86-77
Barcellona (3-2) – Zalgiris Kaunas (1-4) 89-72

Tags:basket,Eurolega,Hackett,Laboral Kutxa,Melli,milano,Olimpia Milano,sconfitta,Top 16,Vitoria

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