Eurolega: Milano – Unicaja Málaga 90-86
Nella serata dedicata alle celebrazioni in onore di Mike D’Antoni, Milano ritrova dopo più di tre mesi il successo casalingo in Eurolega e sostanzialmente elimina dalla corsa al quarto posto l’Unicaja Málaga, ora fanalino di coda del gruppo F di queste Top 16. L’EA7, al contrario, accorcia ulteriormente il gap rispetto alla coppia Laboral-Efes, entrambe incappate in sconfitte esterne e ferme a quattro vittorie, una in più dei lombardi e del redivivo Nizhni. Il percorso è ancora accidentato e ricco di insidie, ma, se la stessa tenacia verrà confermata nelle prossime uscite, nulla è precluso alla squadra meneghina.
L’inizio di partita è degno di una sfida tra le due capolista dei campionati italiano e spagnolo: pochissimi errori, giocate di alto livello e coinvolgimento offensivo di tutti i giocatori da entrambe le parti. Gli iberici collezionano un notevole 4/5 al tiro da tre nel primo quarto, tra cui una realizzazione da urlo di Toolson per il momentaneo +5 e quella sulla sirena di fine periodo di Granger per il 21-22 Unicaja, a rimedio contro i cinque punti consecutivi di Samardo Samuels (da 16-19 a 21-19), che avevano infiammato il Forum in un amen.
La pausa sembra distrarre Milano, che esordisce con una brutta palla persa, ma reagisce riportandosi in vantaggio con una conclusione pesante di Kleiza. Caleb Green, tuttavia, non sta a guardare e coglie al volo una leggerezza della difesa di casa per diventare il protagonista di un momento storico: la sua tripla del 26-28 corrisponde ai punti numero 500.000, 500.001 e 500.002 nella massima competizione europea per club a partire dall’edizione inaugurale del 2000-01. Málaga spinge sull’acceleratore e tocca il +7, il che costringe coach Banchi al time-out. MarShon Brooks conduce il recupero fino al 33-35, ma Green insiste e stuzzica Alessandro Gentile: il capitano dell’EA7 replica allora per le rime e si mette in proprio per raggiungere il pareggio a quota 43. La prima metà gara si chiude sul 43-45, con Gentile già a dodici punti.
Nell’intervallo si concretizza il momento più atteso della “Mike D’Antoni Night”, ossia il ritiro definitivo della maglia numero 8 dell’Olimpia, che resterà per sempre legata al play americano. La commozione del leader di quella fantastica Milano anni ’80 vale più di mille parole. Brividi e lacrime sugli spalti, per la vera anima dell’Olimpia, per cui giocò dodici stagioni, portando a casa cinque Scudetti e due Coppe dei Campioni.
Ispirato dalla grandezza del suo ex allenatore, ai tempi dei Lakers, MarShon Brooks si prende totalmente la scena alla ripresa delle ostilità e infila quattordici punti nel terzo quarto, con quattro triple pazzesche in cinque minuti. Málaga perde totalmente i riferimenti e Milano si può involare fino a toccare il +10, per poi sbagliare dall’arco un paio di match point dalle mani freddine di Daniel Hackett. All’ultima pausa il tabellone scrive 67-60 per i padroni di casa.
Melli e Samuels salgono quindi in cattedra e portano addirittura Milano al massimo vantaggio (77-64), ma qualche distrazione a rimbalzo e due falli antisportivi fischiati a Kleiza e Samuels, quest’ultimo molto fiscale, permettono agli ospiti di ricucire il divario, tra gli sfottò del pubblico nei confronti degli arbitri. Gentile accumula punti e falli subiti, Samuels schiaccia e vince una “palla a due” chiave, sulla cui prosecuzione Hackett piazza lo step back del +6. Tuttavia, l’Unicaja si rivela assai appiccicoso e due bombe di Toolson lasciano Milano sull’88-86. La difesa a tutto campo proposta da Plaza fa tremare il Forum per un paio di passaggi a rischio intercetto, ma Gentile, da vero capitano, subisce il fallo e sigilla il tutto dalla lunetta, chiudendo il 90-86 con 23 punti totali. Samuels ne aggiunge 19 con 8 rimbalzi, spesso ben servito da Hackett (11 punti, 6 rimbalzi e 6 assist); gran merito poi a Brooks per la sgasata impressionante del terzo quarto, mentre tra gli spagnoli Toolson chiude con 15 punti e parecchia panchina, ben coperto da Caleb Green (22 punti, frutto di un 7/10 al tiro), che da oggi sarà ricordato come mister Mezzo Milione.
Risultati del gruppo F
Nizhni Novgorod (3-7) – Laboral Kutxa (4-6) 89-85
CSKA Mosca (8-2) – Anadolu Efes (4-6) 88-83
Olympiacos (8-2) – Fenerbahce (8-2) 64-73
Risultati del gruppo E
Galatasaray (2-8) – Stella Rossa Belgrado (3-7) 68-91
Barcellona (7-3) – Maccabi Tel Aviv (6-4) 89-71
Real Madrid (9-1) – Alba Berlino (4-6) 93-62
Zalgiris Kaunas (4-6) – Panathinaikos (5-5) 76-70