Eurolega: tutte le Spagnole puntano a Barcellona

Creato il 26 dicembre 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

Sì, tutte e cinque le squadre spagnole di Eurolega si presenteranno alla Top 16, più sicure che mai di poter lottare per l’accesso playoff. Ultima a classificarsi è stata Valencia, reduce da un inizio di stagione deludentissimo che ha portato all’esonero di coach Hussein; all’arrivo di Pesic però la squadra ha reagito benissimo e, seppur ad un passo dall’eliminazione, vincendo ad Atene, Milano e infine contro l’Olimpia Lubiana con il buzzer beater di Savanovic, ha trovato un’insperata qualificazione.

Questa ennesima conferma della grande qualità del basket spagnolo non é una sorpresa: la Liga ACB da alcuni anni è molto seguita in Spagna ed il pubblico, stimolato anche dai successi della nazionale spagnola (grazie alla fortissima dinastia dei nati nell’80), ha imparato a seguire il basket come “antipasato” del calcio.
Adesso queste cinque squadre nelle Top 16 fanno sognare i tifosi: ma dove possono arrivare? Vediamolo insieme, cominciando dai Campioni d’Europa del Barcellona.

Alcuni la considerano come la favorita d’obbligo dopo la vittoria dell’anno scorso: la squadra é stata riconfermata in blocco (solo due nuovi arrivi, Perovic e Ingles) e fino adesso, la decisione é sembrata quella giusta. Le assenze di Navarro, appena rientrato, e quella di Mickael che ne avrà ancora per un mese e mezzo (oltre a quella del lungodegente Basile), si sono fatte sentire, ma il gioco, domato da un crescente Ricky Rubio e da un Victor Sada molto in palla, non ne ha risentito troppo.
La squadra é forte, temibile in ogni settore, con molti lunghi pericolosi come Vazquez, Ndong, Lorbek e Perovic, anche se continua ad avere in Navarro la sua arma migliore e sicuramente un giocatore da cui andare negli ultimi secondi. Certamente il club punta in alto, obiettivo minimo: Final Four!

Del Real Madrid abbiamo giá parlato tante volte: squadra dal potenziale ottimo, ma molto giovane e irregolare. Sicuramente i tifosi si aspettano quantomeno una qualificazione per i playoff abbastanza tranquilla. Vedremo se le “Merengues” riusciranno a trovare il gioco e la continuità che gli consentiranno di raggiungere questo obiettivo. La rotazione é lunga: sul perimetro Llull, Rodriguez, Prigioni e il tiratore Tucker, si dividono il minutaggio, ma la squadra dipende molto dall’ala Carlos Suarez, giocatore con la migliore valutazione in ACB e da un Velickovic che comincia a capire il suo ruolo nei meccanismi di Messina. Ci si aspetta molto di piú da Ante Tomic che é ancora poco solido in difesa ed altalenante in attacco, e da Prigioni che dovrà prendere in mano le redini del gioco con l’avanzare della stagione, ma ha avuto vari battibecchi con il coach ex Benetton e Virtus prima di infortunarsi per un mese e mezzo (é rientrato da 10 gorni). Ovviamente l’obbiettivo, e con il valore aggiunto di Messina è alla portata, è un posto nelle prime quattro.

Il Caja Laboral Vitoria é una squadra che ha perso molto con l’addio di Thiago Splitter finito ai San Antonio Spurs. Quest’anno non ha ancora trovato la quadratura e la regolaritá che ci si aspetta da una squadra di questo calibro. Ad un certo punto era addirittura a rischio l’accesso alle Top 16, ma poi sono arrivate tre vittorie filate ed un paio di risultati favorevoli, così si è materializzato il secondo posto nel girone. La squadra dipende fondamentalmente da tre giocatori: il play brasiliano Marcelinho Huertas (leader Eurolega in assist con 5.8 a partita); l’ala grande Mirza Teletovic, uno dei migliori tiratori d’Europa, che sta viaggiando a 16 punti e 5 rimbalzi di media; ed il pivot Stanko Barac che contribuisce con 14 punti e 6 rimbalzi. Se continueranno a giocare con l’efficacia delle ultime gare l’approdo ai playoff sarà quasi matematico, ma la storia ci insegna che in un girone a quattro squadre basta un minimo errore per compromettere tutto.

L’Unicaja é probabilmente la formazione meno dotata tecnicamente delle magnifiche cinque, ma ha un ottimo gruppo ed un discreto gioco. Giocare al Palacio de los deportes Martin Carpena, la casa dell’Unicaja, è sempre un’impresa dato il clima che creano gli 11.000 che presenziano ad ogni palla a due! Il centro dell’attacco é Joel Freeland: il lungo britannico sta viaggiando a 13 punti e 6 rimbalzi di media per 17 di valutazione (5º di Eurolega), e molti palloni in attacco passano dalle sue mani, per poi trovare il canestro o un uomo sul perimetro. Con l’ex Siena Terrell McIntyre in buone condizioni, Malaga potrebbe anche aspirare ai playoff, ma fino adesso il play americano non é sembrato poter giocare ai livelli degli anni passati in toscana. Tra le ali invece si sta mettendo in mostra, Uros Tripkovic, 9.9 punti di media, osservato speciale dalla linea dei tre punti. Playoff difficili, dipenderà molto dal girone in cui sarà inserita.

Infine il Power Electronics Valencia: sarà assolutamente una delle mine vaganti dell’Eurolega! E’ vero che si é qualificata come quarta del gruppo D, ma il girone di ritorno ha dato 4 vittorie ed una sola sconfitta, e l’arrivo di Pesic in panchina ha portato nuova linfa alla squadra. Adesso il gioco è spettacolare ed equilibrato: sul perimetro c’è Omar Cook, play compassato che divide i minuti con il piú guizzante nazionale francese Nando DeColo. Nello spot di guardia Valencia può vantare uno dei migliori tiratori spagnoli, Rafa Martinez, sempre pericolosissimo in uscita dai blocchi. Il settore lunghi poi è fornitissimo: Javtokas, Lishchuk e Savanovic (versione mondiali nelle ultime partite), sono una garanzia, ed ora si é anche aggiunto il rientrante Augustine, ex Orlando Magic. Se a questi big-man aggiungiamo il talento puro dell’ala Victor Claver, il gioco è fatto ed i playoff non sembrano del tutto irraggiungibili.


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