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Europa League: Dnipro Napoli

Creato il 25 novembre 2015 da Trescic @loredanagenna

"E' triste. E' l'unica parola che mi viene in mente per commentare una partita a porte chiuse, senza tifosi sugli spalti". Maurizio Sarri sintetizza in conferenza stampa l'umore di tutto l'ambiente del Napoli, chiamato a disputare a Bruges, domani sera, una partita in un ambiente surreale. Tutto il Belgio è sotto choc per il rischio-terrorismo che sta bloccando l'intero Paese ormai da diversi giorni. Il calcio non è un'isola felice. Si gioca a porte chiuse perchè non ci sono poliziotti disponibili per governare e controllare un concentramento così intenso di persone in uno stesso luogo. Le forze dell'ordine belghe sono concentrate quasi esclusivamente a fronteggiare la lotta al terrorismo. C'è paura e tensione anche a Bruges, come a Bruxelles ed in tutto il Belgio. Il mondo del calcio è a disagio a vivere in un ambiente contrassegnato dalla paura, dalla tensione. Tuttavia c'è anche la speranza che la partita di domani sera, sia pure disputata nello scenario irreale di uno stadio vuoto, possa in qualche modo contribuire a riportare un po' di serenità e di normalità. Sarri è a disagio nel parlare di questi argomenti, preferisce discutere di calcio. "Domani - dice il tecnico azzurro - ci aspetta una partita molto complicata sotto il profilo mentale, voglio prestazione e risultato. Abbiamo una gara di grande difficoltà mentale, perché siamo già qualificati e non ci sarà neppure la cornice di pubblico. Giocheremo in un clima surreale in cui bisognerà trovare concentrazione. Ci tengo tanto a questa partita perché per noi è una bella prova di maturità ed è un importante indice della nostra crescita". "Voglio - aggiunge Sarri - che anche in questo contesto la squadra mostri determinazione e giusta mentalità per dare continuità ai risultati. Far bene domani può aiutare a far bene anche nei prossimi incontri. Questa partita per noi è più importante di quanto pensiate. Mi aspetto prestazione e risultato". L'allenatore, che puo' gestire a suo piacimento la situazione visto che il Napoli è già qualificato matematicamente per i sedicesimi di finale e, peraltro, con la prima posizione garantita nel girone, ha lasciato a casa Higuain, Reina, Albiol e Jorginho ed ha portato con sè tre giovanissimi, il portiere Gionta, il difensore Luperto e l'attaccante Negro. Data la ristrettezze e le defezioni, annuncia da chi sarà formato il tridente d'attacco. "Giocheremo - spiega - con El Kaddouri-Callejon-Insigne e non daremo punti di riferimento perchè tutti e tre si alterneranno nel ruolo di prima punta". "I giocatori che sono rimasti a Napoli - conclude Sarri - non rappresentano una scelta tecnica, ma sono uomini che avevano da recuperare al meglio dopo tanti minuti giocati. Domani ci teniamo a fare bene, perchè i risultati chiamano altri risultati. Far bene per due mesi può capitare a tutti, riuscirci per 8 mesi è per pochissimi".

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