Domani si vota. I risultati segneranno i destini dei singoli partiti. Ho cercato di sintetizzare le mie riflessioni, in base all’esito del voto.
PD
Obiettivo minimo: arrivare prima di Grillo
Vittoria netta: primo partito sopra il 30%Sconfitta: arrivare secondo
Renzi sente il fiato sul collo di Grillo. Lo dimostra la personalizzazione della sfida, il suo ‘spendersi’ in ogni dove nelle ultime settimane. Il Presidente del Consiglio, vinto dal suo ego, ha fatto diventare le Europee un referendum sulla sua legittimazione popolare. Qualora lo perdesse, inizierebbero gli scricchiolii all’interno di partito e coalizione. La ‘sinistra ex comunista’, già ora recalcitrante, rialzerebbe la testa. Gli alleati, da Alfano a Scelta Civica, potrebbero alzare la posta. Lo stesso Berlusconi potrebbe offrire un aiuto ma a caro prezzo. Inizierebbe il logoramento di Renzi. Come accaduto agli altri leader del CentroSinistra.
In caso di vittoria o di affermazione netta, il segretario PD avrebbe la strada spianata per alcuni mesi, se non anni.
M5S
Obiettivo minimo: restare sopra il 20% avvicinandosi alla cifra presa alle politiche
Vittoria netta: primo partito o una % vicina al 30
Sconfitta: scendere sotto il 20%
Grillo, come tutti i populisti che si rispettano, ha catalizzato l’attenzione mediatica a suon di slogan ed insulti, senza proporre davvero una idea credibile di Europa. Gli ultimi sondaggi danno il movimento a ridosso del Partito Democratico. In caso di vittoria netta, il comico genovese avrebbe ancora più attrattiva per l’opinione pubblica ed alzerebbe sempre più il tiro. In caso di sconfitta i maldipancia all’interno dei 5 stelle potrebbero uscire fuori con maggiore facilità.
Forza Italia
Obiettivo minimo: sopra il 20%
Vittoria netta: superare Grillo ed avvicinarsi al PD
Sconfitta: sotto il 18%
Berlusconi, malgrado gli sforzi, non è riuscito a ritagliarsi molto spazio mediatico. Renzi e Grillo l’han fatta da padroni. La sua condizione di condannato non ha giovato alla campagna elettorale. In caso di netta sconfitta Forza Italia potrebbe implodere ed egli stesso potrebbe affidare il partito ad un volto nuovo, forse Marina Berlusconi. In caso di netta vittoria, partirebbe l’assalto al Governo Renzi, per mettere in crisi la legislatura e capitalizzare il prima possibile alle elezioni politiche, ricostruendo il CentroDestra con FDI, Lega ed Alfano-Casini.
NCD-UDC
Obiettivo minimo: arrivare al 5%
Vittoria netta: superare l’8%
Sconfitta: non superare lo sbarramento del 4%
Alfano e Casini puntano ad essere sempre più l’ago della bilancia del governo. Qualora non superassero lo sbarramento Berlusconi li risucchierebbe in un batter di ciglia. E’ quindi fondamentale arrivare al 4%, avvicinandosi almeno al 6. Per poter ‘battere i pugni sul tavolo’ dell’esecutivo e continuare ad avere uno spazio ‘moderato’ oltre Forza Italia.
L’altra Europa con Tsipras
Obiettivo minimo: superare lo sbarramento del 4%
Vittoria netta: superare il 6%
Sconfitta: sotto il 4%
Un progetto politico non chiaro unisce varie sigle della Sinistra, SEL in primis, all’insegna di Alexis Tsipras, il leader greco di Syriza, il partito di Sinistra radicale che ha ereditato i voti del Pasok. L’idea è di un listino per arrivare a superare lo sbarramento del 4%. La partita più importante si gioca all’interno di Sinistra Ecologia e Libertà. Se andrà bene avranno manforte quelli nel partito che vogliono una lista autonoma. Se andrà male il movimento di Vendola rischia lo spappolamento tra chi vuole dialogare con Renzi e chi invece vuole una nuova Sinistra Arcobaleno.
Per Lega e Fratelli d’Italia gli obiettivi sono simili, confermarsi e superare lo sbarramento. Quasi certo per Salvini, meno per Meloni e soci. Quasi nulle invece le chance del ‘listino montiano’ di Scelta Europea che vede assieme il Centro Democratico ex CentroSinistra, Scelta Civica depurata dai casiniani (ora con Alfano) ed i liberali di Fare. Italia dei Valori, Verdi – Green e gli altri avranno % da prefisso telefonico.