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Al termine degli Europei che hanno fatto sognare gran parte del popolo italiano del basket, ma che si sono conclusi anzitempo è ora di dare dei voti ai nostri azzurri presenti sui parquet sloveni.
PIETRO ARADORI 6,5: Dopo un inizio premettente (9/10 dal campo contro la Turchia) il giocatore di Cantù perde qualche colpo col passare delle partite, risultando purtroppo poco incisivo negli ultimi match. Positivo comunque l’apporto complessivo, grazie soprattutto a un buon tiro da tre.
ALESSANDRO GENTILE 7: Genio e sregolatezza, ma è il maggior marcatore della spedizione azzurra a ventun anni non ancora compiuti. Un talento enorme accoppiato a una grandissima potenza fisica, fanno del numero 5 della nazionale una delle prime bocche offensive del gruppo. Ancora troppe le forzature e le letture errate, condite da falli spesso evitabili. Grandissima promessa.
GUIDO ROSSELLI 6: Non ci aspettava faville da Rosselli, ma nei 52 minuti complessivi in cui è sceso in campo ha dato grinta e determinazione. Grande cuore.
LUCA VITALI 6: solo 7 partite sulle 11 totali l’hanno visto in campo, tra l’altro spesso in un ruolo non suo. Dotato di un discreto tiro ha saputo in alcune occasioni uscire pronto dalla panchina e dare il suo contributo.
GIUSEPPE POETA 5,5: E’ il quarto play, dopo Cinciarini, Dienier, e anche Belinelli, e i minuti sul campo lo riflettono. La voce statistica più alta è purtroppo quella delle palle perse. Troppe poche le occasioni per mettersi in luce, nonostante delle brutte partite dei suoi pari ruolo.
NICOLO’ MELLI 6,5: E’ il nostro cambio di Cusin, ma il ruolo di centro non gli è consono, soprattutto in difesa dove soffre oltremodo il confronto con giganti del calibro di Gasol. Offensivamente esplosivo contro la Turchia perde un po’ di lucidità nel proseguo dell’europeo. Come per Gentile grande talento, condito da una buona capacità di tagliare a canestro nel momento giusto. In crescita.
MARCO BELINELLI 6: Non un bell’europeo per la nuova guardia dei San Antonio Spurs. Doveva essere la nostra principale bocca da fuoco ma troppo spesso non è riuscito a trovare il canestro. Una partita splendida contro la Grecia, poi prestazioni non al livello del nome e delle capacità. Forse troppo solo, forse obbligato a giocare con uno stile non suo, l’europeo del numero 10 azzurro si ferma con un misero 29 % da tre punti e 33% dal campo.
TRAVIS DIENIER 5,5: Complici anche e soprattutto dei problemi fisici l’oggetto misterioso della spedizione azzurra non è riuscito a ripetere ciò che di buono aveva fatto in stagione a Sassari, vedendosi anche preferito Cinciarini come play titolare.
MARCO CUSIN 7: Nostro unico vero lungo in squadra ha sempre dato tutto quello che la sua tecnica non perfetta gli permette di dare. Una presenza in difesa (uno dei migliori stoppatori della rassegna), un buon fattore in attacco. Da migliorare assolutamente la facilità con cui commette fallo. Guerriero.
DANIELE MAGRO S.V. : 10 minuti in campo in sole 4 partite di impiego sono troppo pochi per giudicare un giocatore.
ANDREA CINCIARINI 6,5: Parte come riserva di Dienier ma complici anche i problemi fisici di quest’ultimo si prende in mano le chiavi dell’attacco azzurro, sfoderando anche delle buonissime prestazioni. Discontinuo nell’arco delle partite è però sempre presente nei parziali che la squadra azzurra infligge agli avversari.
GIGI DATOME 7,5: Non al meglio fisicamente il nostro capitano non molla un colpo, non si arrende mai ed è sempre pronto a prendersi la squadra sulle spalle. Dopo un esordio da 25 punti contro la Russia le sue cifre si abbassano, ma il suo apporto no. Rimbalzi (4.9, secondo solo a Cusin), gioco di squadra e un tiro che è efficacie da ogni posizione e da ogni angolazione. Unico difetto è un approccio difensivo non sempre perfetto. Leader indiscutibile.