Europei di pallavolo 2013, l’italia si arrende alla russia

di Nicola Pucci

La Russia sconfigge in finale l’Italia e per la prima volta della sua storia, cioè da quando non porta più il simbolo obsoleto dell’URSS, sale sul tetto d’Europa.

Liberiamo il campo da equivoci, fin da subito: è giusto così, ha vinto la squadra attualmente più forte del pianeta pallavolistico ed ai ragazzi azzurri va concesso l’atrettanto meritato onore delle armi per aver disputato un torneo con i fiocchi. Un campionato europeo strano nelle sue fasi iniziali, con le quattro grandi favorite – Russia (campione olimpica), Polonia (padrone di casa), Serbia (campione in carica) e Italia (vicecampione d’Europa) – che si vestono da vallette lasciando i panni delle regine a Belgio, Francia, Finlandia e Germania. Le big devono così ricorrere ad un turno supplementare per accedere ai quarti di finale e in una kermesse breve come quella associata Danimarca/Polonia sarà fattore rilevante nelle sfide che conteranno.

L’Italia di coach Mauro Berruto si trova strada facendo a pagare un prezzo salato agli infortuni, con capitan Savani fuori per cinque partite, Parodi incerottato peggio di una mummia, Birarelli tra i più positivi ma non in perfetta forma fisica. Perde inopinatamente col sorprendente Belgio dopo i successi in avvio con Danimarca (3-0) e Bielorussia (3-1) e si vede costretta allo spareggio con l’Olanda, storica rivale di un tempo che fu. Ma i tempi son cambiati e stavolta gli Orange devono accontentarsi di strappare un set, il primo, per poi cedere alla distanza.

Russia e Serbia, nel frattempo, avanzano ai quarti senza problemi a spese di Slovacchia e Danimarca ma è la Bulgaria di coach Placì, trascinata dal miglior bomber della manifestazione, Sokolov, a regalare il colpaccio rimontando due set alla Polonia che esce dal torneo quando aveva come obiettivo minimo un posto sul podio. I bulgari non si fermano e ai quarti fanno fuori anche la Germania che al primo turno aveva convinto; gli azzurri recuperano Parodi e grazie alle eccellenti prove di Beretta e Vettori confermano di avere un motore diesel col 3-1 in rimonta anche con la Finlandia, autentica rivelazione. Russia e Serbia rispettano i pronistici con Francia e Belgio e alle semifinali le sfide Italia-Bulgaria e Russia-Serbia sono quanto di meglio il panorama europeo abbia da offrire.

Italia-Bulgaria – da eurovolley2013.dk

Gli azzurri come al solito partono lenti cedendo il primo set, 19-25, ma poi è un crescendo rossiniano con Birarelli eccezionale a muro, Zaytsev che in battuta incide e soprattutto Vettori che mette a terra la palla che porta alla finale. Finisce 3-1 per la miglior gara dell’intero Europeo, nell’altra semifinale la Russia si prende la rivincita sulla Serbia della discussa sconfitta di due anni fa a Vienna  e si presenta da favorita alla sfida decisiva.

La finale, dunque, al Parken di Copenaghen, con i russi intenzionati a confermarsi i più forti del lotto e l’Italia stanca ma battagliera che vorrebbe far meglio dell’argento dell’ultima edizione. Ma la fatica e gli infortuni hanno minato la resistenza degli azzurri che per due set inseguono e stentano a trovare le contromisure allo strapotere degli avversari, hanno un sussulto d’orgoglio per incamerare il terzo set ma cedono infine per 3-1 sotto le micidiali bordate del gigante Muserskiy. Giù il cappello, hanno vinto i più forti.

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