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Europei pesistica: Genny Pagliaro, un talento sprecato

Creato il 09 aprile 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra
Europei pesistica: Genny Pagliaro, un talento sprecato
L'Italia puntava quasi tutto su di lei per staccare il pass a Cinque Cerchi. Invece Genny Pagliaro ha fallito, con la qualificazione a Londra 2012 che ora, a meno di miracoli, è inesorabilmente svanita.
E' bene premettere come i Campionati Europei di Antalya, in Turchia, siano l'ultima occasione per timbrare il biglietto per la Gran Bretagna (anche se ci sarebbe l'ultima e remota chance del ranking internazionale individuale). Ogni nazionale, naturalmente tra quelle non qualificate agli ultimi Mondiali, può schierare 4 atlete per raccogliere i punti decisivi per centrare l'obiettivo. L'Italia, neanche a dirlo, si aspettava un bel gruzzolo proprio dalla Pagliaro: ecco perché lo 'zero' mina quasi completamente ogni ambizione tricolore.
E dire che la competizione era iniziata nel migliore dei modi. La 24enne nissena, dopo aver sollevato 77 kg al primo tentativo ed 81al secondo nello strappo, conquistava la medaglia d'argento in questa specialità alle spalle della polacca Marzena Karpinska (85), installandosi in una posizione piuttosto comoda in proiezione 'totale'.
Nello slancio, invece, accadeva il patatrac. Genny, pur partendo da un peso di 95 kg, oggettivamente non elevatissimo in relazione al suo talento, commetteva tre errori consecutivi, venendo di conseguenza esclusa dalla gara. La nissena è apparsa poco esplosiva di gambe, tuttavia l'impressione è che, ancora una volta, non abbia funzionato la testa. Non è la prima volta, infatti, che la Pagliaro accusa la pressione del dover fare risultato a tutti i costi: è già accaduto ai Mondiali di Parigi dello scorso anno (quando fu eliminata proprio nello slancio dopo un argento nello strappo) ed alle Olimpiadi di Pechino 2008.


Dispiace che la più grande atleta del sollevamento pesi italiano dell'ultimo ventennio getti letteralmente la propria classe in questo modo. I fatti testimoniano come la giovane siciliana, dopo la cocente delusione cinese dello scorso quadriennio, non sia mai più tornata quella di una volta, con i suoi record personali che, non a caso, risalgono proprio a quando gareggiava ancora nelle categorie juniores (il 194 nel totale, ad esempio, appare irraggiungibile per la Pagliaro attuale).
Per Londra 2012 ormai è tardi, ma la Federazione ha il dovere di rigenerare un talento ancora molto giovane e che può dare ancora tanto al sollevamento pesi italiano. Nello sport attuale la mente rappresenta sempre più una componente determinante e molti campioni di svariate discipline, dopo essersi affidati a dei mental coach, hanno intrapreso una nuova carriera o sono tornati al vertice. Potrebbe essere questa una delle soluzioni per poter finalmente rivedere Genny Pagliaro nel gotha della pesistica internazionale.
Federico Militello

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