TECNICA (Israele). Stuart Pearce non può che piangere di fronte al macabro computo della campagna israeliana dell’Inghilterra. Zero punti finale, sconfitta deludente anche contro l’Israele padrone di casa. Tante incertezze sui 23 inglesi non-protagonisti di questo Europeo, che mai in tre partite hanno espresso anche una sembianza di gioco. Nonostante non valesse nulla in relazione alla qualificazione alle semifinali, gli inglesi non sono stati capaci nemmeno con nuovi innesti di uscire a testa alta dal torneo. Poca concretezza e, in particolare, tanta leziosità sotto porta. Wilfried Zaha e Jonjo Shelvey, due tra i più quotati ed esperti interpreti del circuito, si sono allineati alla mediocrità del resto della rosa. Palombelle e colpi di fino inutili hanno condito una serata aspra per il calcio giovanile britannico.
Dal punto di vista dei padroni di casa, questo Europeo è stato più che soddisfacente: 4 punti e bel gioco espresso. Confermata la buona qualità della rosa che già aveva messo alle strette la temibile Norvegia, nonostante fosse capitolata contro una straripante Italia. Questa volta ci ha pensato Krieff a chiudere il conto e permettere a Israele di uscire più che degnamente dall’Europeo disputato in casa. Una partita giocata a ritmi bassi, con tante occasioni e tanto spreco sottoporta. L’Inghilterra è sembrata partire meglio, come evidenziato dal destro di Chalobah dopo pochi secondi clamorosamente mancato da qualche metro. Poi tanto giro palla e tiri alla disperata, botte senza ritmo da 30 metri reiterate da Shelvey e compagni. Bene i padroni di casa sul finire del primo tempo, scomparsi poi dal campo a inizio seconda frazione.
La reazione casalinga giunge negli ultimi 20 minuti di partita, dove Zaguri mette per due volte in difficolta il portiere inglese. All’80′ ci pensa Krieff a battere Steele, regalando un ultimo sorriso a Guy Luzon, che dalla prossima stagione allenerà lo Standard Liegi.