Madrid ha già le tasse più basse dell’intera regione e la pressione fiscale si ridurrà ulteriormente quando il progetto EuroVegas debutterà ufficialmente. Molte critiche dalla stampa, ma Adelson si è difeso sostenendo che EuroVegas creerà oltre 300.000 posti di lavoro considerato l’intero progetto che prevede nove teatri, sei casinò, tre campi da golf, ed uno stadio sportivo con ampie strutture per conferenze.
Forti critiche sono arrivate al Governo Locale anche dagli operatori del gioco online che ovviamente non vedono di buon occhio questo “favoritismo”; va tuttavia considerato che la regione si trova in gravi difficoltà economiche con oltre il 25% di disoccupazione ed enormi debiti pubblici.
Vero è che per trovare precedenti di questo tipo bisogna tornare indietro fino all’Expo di Siviglia del 1992 ed anche il quel caso le differenze sono comunque ben evidenti. Posizioni contrapposte ma entrambi condivisibili dunque, quelle del Sindaco Gonzalez e quelle di cittadini, concessionari online e gestori di altre regioni.
Gonzalez si è giustificato di fronte alla stampa dichiarando: EuroVegas non è un albergo … è un progetto globale ed abbiamo bisogno di un quadro globale per affrontare uno sviluppo di questo tipo. In ogni caso le scelte del Primo Cittadino di Madrid hanno suscitato preoccupazione nelle altre 16 regioni autonome, visto che i casino della Capitale potranno fruire di enormi vantaggi economici ed anche l’opinione pubblica ha iniziato a farsi sentire.
I lavori per EuroVegas dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2013, ma tutto dipenderà dalle richieste di Adelson che a questo punto sembra davvero tenere in pugno l’Amministrazione Locale; il vero punto di rottura è proprio questo. Ai cittadini non piace che sia un investitore estero a dettare legge e per il Sindaco Gonzales le scelte definitive iniziano a restringersi.
Per il momento si resta in attesa dunque ma è probabile che sulla vicenda intervenga anche la Commissione dell’Unione Europea che molti cittadini ed alcuni Stati Membri sembrano voler chiamare in causa.